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La cittadella che non c'è

«Il nostro obiettivo è quello di ultimare i lavori entro la fine del corrente anno e trasferire tutti gli uffici nel 2014». Parole dell’allora presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti…

Pubblicato il: 02/09/2014 – 11:23
La cittadella che non c'è

«Il nostro obiettivo è quello di ultimare i lavori entro la fine del corrente anno e trasferire tutti gli uffici nel 2014». Parole dell’allora presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti. Era fine marzo del 2013 e la dichiarazione era stata fatta dopo un sopralluogo al cantiere della costruenda cittadella regionale, a Germaneto, dove dovrebbero essere trasferiti tutti gli uffici della Regione. L’avanzamento dei lavori, secondo i dati di allora, era pari al 54% circa, con 180 lavoratori impiegati nel progetto. La promessa era che la cittadella venisse inaugurata prima della fine della legislatura. Un anno dopo, il sette marzo 2014, una nuova visita al cantiere del polo regionale: «Sono soddisfatto – dichiarò il governatore Scopelliti – perché ad oggi abbiamo raggiunto l’80% dei lavori e le attività procedono celermente, per cui auspichiamo di entrare con gli arredi entro la fine dell’estate, dal momento che la gara è in corso. Speriamo di poter trasferire una parte degli uffici già entro la fine del mese di maggio e andiamo avanti con determinazione per mantenere gli impegni assunti, nonostante il periodo di grande crisi che attanaglia il nostro territorio. Al nostro insediamento i lavori erano stati appena avviati, oggi abbiamo quasi completato quella che sarà la nuova casa dei calabresi, a dimostrazione della concretezza di questa amministrazione regionale». Ma oggi tutto tace intorno alla cittadella, alla nuova casa dei calabresi e alla concretezza dell’amministrazione regionale. Un testimone, quello dell’inaugurazione, che Scopelliti, dopo le sue dimissioni, aveva consegnato alla facente funzioni Antonella Stasi. Un testimone raccolto appieno dalla Stasi e accompagnato, lo scorso 12 giugno, dalle seguenti dichiarazioni: «Questa è l’amministrazione che inaugurerà la cittadella regionale, dopo 44 anni di regionalismo e di denaro pubblico speso in affitti». Ma intorno a Germaneto, al momento, non si vedono nastri da tagliare né collaudi all’orizzonte. E nel frattempo, mentre a gran voce si chiede alla presidente facente funzioni una data per le elezioni regionali, l’orologio, per l’amministrazione concreta, batte gli ultimi tocchi.

Alessia Truzzolillo

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