COSENZA «Le primarie sono state decise e si faranno». È quanto dichiara, in una nota, Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza che sottolinea come «si illude chi pensa di farle saltare». «L’assemblea regionale del Pd e la coalizione di centrosinistra – ha detto Oliverio – hanno deciso in tal senso e avviato formalmente il percorso. Con Gianluca Callipo e Gianni Speranza da settimane stiamo girando in lungo ed in largo la Calabria». Secondo il presidente della Provincia cosentina, «ha fatto bene l’onorevole Luca Lotti a rimarcare che tutti saremo vincolati a sostenere il candidato che vincerà le primarie. È un irresponsabile chi si attarda a seminare incertezze e disinformazioni sullo svolgimento delle primarie. Così facendo si alimenta un clima nel quale diviene prevalente la confusione nel centrosinistra e si rischia di fare un grande regalo al centrodestra e a quanti hanno la grave responsabilità della condizione disastrosa in cui è stata condotta la Calabria». Oliverio poi smentisce quelle che definisce «voci interessate, messe in circolazione in queste ore, e tese ad accreditare una presunta mia disponibilità ad assumere ruoli di prestigio in altre funzioni istituzionali e di governo». «La mia candidatura – sottolinea il presidente della Provincia di Cosenza – non è mai stata concepita come uno strumento per contrattare posti e prebende. Per quanto mi riguarda il tema fondamentale è come e chi decide il candidato del centrosinistra alla guida della Regione. A decidere devono essere i cittadini calabresi». Da qui la considerazione espressa da Oliverio che «le primarie rappresentano l’unico metodo democratico per riconoscere la sovranità della scelta ai calabresi. Nessun candidato nominato da oligarchie ristrette può arrogarsi il diritto di rappresentare i calabresi. Sarebbe strano – conclude il presidente della Provincia di Cosenza – che le primarie venissero considerate un grande fatto di democrazia in tutta Italia e venissero negate, invece, alla Calabria. Oltretutto nessun “papa nero”, ammesso che ci sia, potrebbe unire il centrosinistra ed il suo elettorato più del candidato deciso dai cittadini attraverso le primarie». (0090)
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