CATANZARO Sono circa cinquecento le persone che questa mattina sono scese in piazza a sostegno della Fondazione Campanella. Al fianco di medici e infermieri ci sono alcuni pazienti del polo oncologico. Presente anche una delegazione della giunta comunale di Catanzaro e alcuni sindaci della provincia. Accanto a loro anche il rettore dell’università Magna Graecia, Aldo Quattrone, che seguendo il corteo ha dichiarato di essere «molto preoccupato per il destino dei lavoratori della fondazione». «Questa di oggi – ha continuato il rettore – è l’ultima spiaggia. Le promesse sono state tante, ma nessuno ha mantenuto gli intenti assunti. Io personalmente ho firmato due decreti che non hanno portato a nulla. La Campanella va risanata. E’ un polo oncologico che lavora per tutta la Calabria e non puo’ chiudere. Ogni regione ha il suo polo oncologico e la Calabria non può diversificarsi dal resto d’Italia».
«Ho cercato di tenere in vita la Fondazione anche oltre il possibile dando tempo alla politica di cercare le soluzioni». Lo ha detto il presidente della fondazione Campanella, Paolo Falzea. «Oggi, pero’ – ha continuato Falzea -, non è piu’ possibile aspettare. Nell’ultimo incontro con la presidente Antonella Stasi e il rettore Aldo Quattrone avevamo individuato come unica via di salvezza la transazione con la Regione che riconoscesse alla fondazione quei fondi utili alla sopravvivenza. La Stasi aveva rassicurato il rettore sul fatto che si sarebbe occupata lei delle coperture finanziarie, ma ad oggi non c’è alcun intento ufficiale al riguardo». «Mi pare evidente – ha concluso il presidente – che il destino della fondazione sia segnato se non dalla liquidazione dalla richiesta di fallimento di uno dei creditori che hanno fatto molto affidamento sulle parole della presidente Stasi. Anche Farmindustria ci ha creduto rinviando le procedure fallimentari, ma oggi nulla si è concretizzato». Il corteo si è poi fermato sotto la sede dell’assessorato alla Sanità.
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