CATANZARO La decisione del Tar di rinviare la Regione al voto non poteva che scatenare le reazioni politiche in Calabria. Il primo a esprimere un plauso è stato il segretario regionale del Pd: «Non posso non plaudire alla sentenza del Tar – ha detto Magorno – che, accogliendo i ricorsi di alcune associazioni di cittadini impone alla presidente f.f. Stasi, entro dieci giorni di emettere il decreto di indizione delle elezioni regionali».
«Si è giunti – aggiunge – a quello che chiedevamo da tanto, troppo tempo, di ridare voce ai calabresi. Ci si è arrivati, però, solo dopo l’intervento delle magistratura. Un fatto che segna una ulteriore mortificazione per le istituzioni calabresi, tutta da addebitare all’irresponsabile comportamento della maggioranza di centrodestra che guida la Regione. Abbia adesso uno scatto di dignità agli occhi dei calabresi, la presidente facente funzione Stasi, e convochi immediatamente le elezioni mettendo fine a questo assurdo e grottesco balletto che si trascina da mesi, e che per fortuna oggi è giunto alla parola fine, grazie alla sentenza del Tar». «È arrivato il momento – conclude Magorno – che i calabresi possono finalmente sapere quando torneranno ad esprimersi, liberamente democraticamente, per scegliere chi li governerà. Noi democratici siamo pronti a cambiare verso a questa regione, dopo gli scempi e la sconsiderata gestione della cosa pubblica di un centrodestra interessato solo al mantenimento del potere e non ai destini della Calabria e dei calabresi».
Sempre dal fronte Pd si registra la reazione di Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e candidato alle primarie democrat. «Ci voleva il Tar – sostiene Callipo – per costringere la presidente facente funzioni Antonella Stasi ad assumersi le proprie responsabilità e restituire la Calabria ai calabresi. A questo punto sarà interessante vedere cosa si inventano pur di restare incollati alla poltrona. Anche dalla reazione del Consiglio regionale si capirà meglio se questo stallo è frutto solo di incapacità o di malafede, sebbene la conseguenza sia identica, cioè una regione in ostaggio dove è stata sospesa la democrazia».
E anche l’altro candidato alle primarie del centrosinistra, Gianni Speranza commenta la decisione del Tar che definisce «un’autorevolissima conferma». «Non sono contento – dice ancora Speranza – che i giudici debbano supplire la politica. Spero che a questo punto le cose siano definitivamente chiare. Vorrei che non ci fossero più resistenze e che da domani si cambiasse registro. Sarebbe un bene per i calabresi».
A completare la triade dei candidati alle primarie, arriva anche la dichiarazione di Oliverio in merito alla decisione del Tar. «Il pronunciamento del Tar – ha detto Oliverio – che diffida il presidente f.f. della giunta regionale Antonella Stasi, ad assumere entro 10 giorni il provvedimento per fissare la data delle elezioni, sgombera il campo dai giochi portati avanti in questi giorni sulla data delle elezioni».
«Ora la signora Stasi – ha aggiunto – fissi subito le elezioni regionali alla prima data utile, evitando di tergiversare. Mi auguro che alla luce del pronunciamento del Tar, così come si è verificato un anno fa anche per il Lazio, si consenta ai calabresi di dare alla Calabria, prima possibile, una guida e un governo per affrontare i drammatici problemi della nostra terra».
«Per quanto riguarda il Pd e la coalizione di centro sinistra – conclude Oliverio – a questo punto mi pare sia chiaro che bisogna rispettare i termini indicati dall’assemblea regionale del Pd del 30 giugno, per lo svolgimento delle primarie il 21 settembre».
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