LAMEZIA TERME Uil e Uilca chiedono alla politica di intervenire sulla vertenza dei lavoratori di Calabria It, affinché le loro professionalità siano messe a disposizione per un miglior utilizzo dei fondi comunitari. «Il sindacato – spiegano i segretari Santo Biondo e Paolo Sorrenti – non può continuare a tollerare che la classe politica calabrese, oltre a pianger miseria, sfruttare le Istituzioni per attività clientelari e interessi elettoralistici e di parte, non si impegni con serietà per attrezzarle proficuamente, predisponendo condizioni efficaci per il migliore utilizzo delle risorse disponibili. Oggi la Calabria ha la possibilità di disporre di professionalità e dei soldi necessari per risolvere molti dei problemi che affliggono il territorio». Secondo il sindacato, dalla programmazione 2007-2013 restano da spendere, entro il 31 dicembre 2015 oltre 1,1 miliardi di euro, mentre dal nuovo piano dovrebbero arrivare circa 10 miliardi. Senza contare che «da un contrasto serio all’evasione fiscale e all’economia illegale potrebbero venir fuori più di 20 miliardi di euro da destinare allo sviluppo economico».
I fondi – continuano – «ci sono e ci saranno, ma per un buon utilizzo, accanto alle linee di intervento, sono da definire e organizzare una volta per tutte strutture e competenze dedicate, che siano in grado di favorire e concretizzare progetti di sviluppo seri, che ancora a oggi non risultano ben definiti. In questo quadro occorre risolvere una volta per tutte la vicenda dei circa 130 lavoratori di Calabria It che, in base ad una legge regionale, dovevano già al 31 dicembre 2013 confluire in Fincalabra spa, e che invece continuano ad essere “tenuti sulla graticola” per la mancata definizione di un piano industriale credibile, in grado di coniugare la funzionalità dell’ente strumentale della Regione Calabria, Fincalabra Spa, con gli interessi della collettività calabrese».
«Se Fincalabra – aggiungono Biondo e Sorrenti – deve essere lo strumento regionale per far ripartire le imprese mediante lo sviluppo di nuovi bandi, la professionalità e il contributo dei lavoratori di Calabria It è indispensabile». Ecco perché la Uil Calabria si augura che il recente preaccordo sottoscritto tra i sindacati e il nuovo presidente di Fincalabra, Luca Mannarino, possa «segnare la fine di passate lunghissime inconcludenti trattative, e auspica che il nuovo management di Fincalabra riesca a porre fine a questa annosa vicenda presentando un piano industriale serio e credibile che faccia di Fincalabra uno strumento essenziale per lo sviluppo economico della nostra regione».
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