CATANZARO «Il Consiglio della Regione Calabria ha fatto una legge elettorale più schifosa del “Porcellum”. La conferma arriva dal ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, che ha risposto a una specifica interrogazione parlamentare del Movimento, presentata appena dopo l’approvazione della legge e su indicazione dei Meet Up. Lo affermano i parlamentari calabresi del M5S. A proposito, è scritto in una nota, «della risposta del ministro Lanzetta all’interrogazione nella quale i parlamentari Cinque Stelle chiedevano conto al governo».
Nel consiglio dei ministri dello scorso 10 luglio, anche su impulso del Movimento Cinque Stelle, prosegue la nota, «il governo impugnò per incostituzionalità la legge elettorale calabrese, rilevando come vizi – ha ribadito Lanzetta ai parlamentari M5S – la soglia di sbarramento troppo alta, la figura del consigliere supplente, un premio di maggioranza spropositato e una serie di possibilità d’incertezza del diritto, stante la mancata definizione della coalizione».
«Nella seduta del Consiglio regionale di giovedì 11 settembre – sostengono i parlamentari Cinque Stelle – dovrà pertanto prevalere la normalità, non la follia. I consiglieri della Calabria, convocati per cambiare l’inqualificabile legge elettorale, dovranno rispettare la democrazia e le regole che ne garantiscono l’esistenza. È l’ultimo appello del Movimento Cinque Stelle che sull’attuale legge elettorale calabrese ha già provocato l’impugnativa del governo e lo sdegno assoluto dell’opinione pubblica italiana, da poco ripreso pure da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera».
x
x