COSENZA Si svolgerà il prossimo 6 ottobre, nel Tribunale di Cosenza, la prima udienza del processo che dovrà fare luce sulla morte di Alessandro Bozzo. La Procura ha chiesto la citazione diretta a giudizio per l’ex editore di “Calabria Ora” Piero Citrigno al termine dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Domenico Airoma e dal pm Maria Rosa Cerchiara. L’indagine vede l’imprenditore accusato di violenza privata nei confronti del giornalista, morto suicida nella sua casa di Marano Principato il 15 marzo 2013, quando aveva da poco compiuto 40 anni. Tecnicamente, la richiesta avanzata dagli uffici giudiziari equivale a un rinvio a giudizio. Il Tribunale bruzio ha valutato la richiesta e ha fissato la data del processo. È un iter, questo, che si può materializzare per reati che prevedono una pena inferiore a quattro anni. L’avviso di chiusura delle indagini preliminari fu notificato a Citrigno nello scorso mese di novembre. All’ex editore viene contestata la violenza privata perché, secondo l’accusa, avrebbe costretto Bozzo a sottoscrivere atti nei quali «dichiarava, contrariamente al vero, di voler risolvere consensualmente il contratto di lavoro a tempo indeterminato con la predetta società, senza avere nulla a pretendere e rinunciando a qualsiasi azione e/o vertenza giudiziaria». Successivamente, secondo i pm, a Bozzo sarebbe stato in qualche modo imposto di firmare un contratto di assunzione a tempo determinato «quale unica alternativa alle dimissioni». E il giornalista, che era sposato e padre di una bambina, secondo alcune testimonianze rese dai suoi colleghi, avrebbe definito la sigla di questo accordo come «un’estorsione». (0050)
m.m.
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