REGGIO CALABRIA «C’è semplicemente da sobbalzare e trasalire per l’audace e quanto mai temerario assunto dell’assessore alle Attività produttive della Regione, Demetrio Arena, che, dopo aver intuito che il salmo dei dipendenti di “Calabria It” pare destinato a finire in gloria, convoca frettolose conferenze stampa per attribuirsi i meriti. Dimenticando il netto ostracismo dallo stesso opposto, unitamente all’ex management di Fincalabra S.p.a. che, d’intesa con il commissario liquidatore di “Calabria It” Attilio Funaro, hanno letteralmente ostacolato la felice conclusione della opaca vicenda pendente ormai da oltre un anno, tentando d’imporre soluzioni capestro». Lo afferma, in una nota, il presidente della Commissione speciale di vigilanza del consiglio regionale Aurelio Chizzoniti. «Sul punto – prosegue – basti leggere i diversi interventi della maggioranza delle forze sindacali, degli stessi dipendenti che hanno duramente stigmatizzato proprio la sospetta sortita dell’assessore Arena in piena campagna elettorale per le elezioni europee nel cui contesto è stata anche tentata l’arma della divisione del fronte sindacale, offrendo soluzioni soltanto a pochi intimi. Il congelamento del discutibile, riduttivo e parziale accordo unitamente alla recuperata unità sindacale sbugiarda tutti gli atteggiamenti serpeggianti che hanno scandito per tanto tempo la telenovela di “Calabria It”, nella cui ottica, De Rose e dintorni hanno anche inventato Fincalabra S.r.l., nonostante la legge di riordino degli Enti ne vietasse la costituzione, poiché finalizzata alla riduzione di quelli già esistenti. La verità è che il neo presidente di Fincalabra Luca Mannarino si è insediato il 28/07/2014 e in appena 44 giorni è riuscito a riportare l’incredibile vicenda entro i limiti della previsione della legge regionale 24/13 sistematicamente elusa. Quindi, nel caso de quo, irrompe la velleitaria quanto spericolata rivendicazione di meriti che Arena certamente non ha, per cui bene avrebbe fatto rispettare il motto secondo cui “res est magna tacere”».
«Affido alle valutazioni di merito – conclude Chizzoniti – esclusivamente ai lavoratori di Calabria It e alle forze sindacali che hanno vissuto le allucinanti vessazioni poste in essere da una visione imperiale della politica, scandita anche da allucinanti lettere di licenziamento, la cui efficacia è stata prima sospesa fino al 31/12/2014 e, dopo qualche ora, anticipata al 30/09 andante dall’allineato e contiguo liquidatore Attilio Funaro. Per il resto attendo le evoluzioni investigative affidate dalla magistratura inquirente alla Sezione di Pg dell’arma dei Carabinieri di Catanzaro».
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