«La non più differibile nomina del commissario ad acta per il piano di rientro e la rimozione del subcommissario, generale Luciano Pezzi». È quanto chiedono in una lettera indirizzata al presidente del consiglio dei ministri, ed ai ministri della Salute, Economia e finanze e Affari regionali, la presidente facente funzioni della Regione Calabria Antonella Stasi e gli assessori regionali.
Nella missiva – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – l’esecutivo evidenzia le gravi difficoltà causate dalla mancata nomina del commissario ad acta per il piano di rientro. «Il consiglio dei ministri – si legge – non ha ancora oggi inteso porre rimedio con la nomina del nuovo commissario, nonostante le reiterate richieste e sollecitazioni che in tal senso sono state rivolte, con la conseguenza che, da un lato, in Calabria ci si muove in ambiti di dubbia appropriatezza, e dall’altro la stessa funzione di affiancamento che i subcommissari sono deputati a svolgere, svanisce per l’assenza dell’organo da affiancare. E quindi, in disparte le riprovevoli iniziative di cui si è detto, tale evidenza comporta, altresì, una perniciosa paralisi dell’attività amministrativa, destinata a proseguire, atteso il principio di continuità dell’azione amministrativa, in quanto direttamente correlata al raggiungimento dello scopo da perseguire».
Inoltre la giunta nella lettera evidenzia che «il subcommissario, Luciano Pezzi, non si risparmia nell’esprimere giudizi di grave disvalore nei confronti della capacità politica e operativa degli organi e delle strutture regionali, fino a scendere ad apprezzamenti e considerazioni di natura personale e professionale di assoluta intollerabilità». Tutto ciò, secondo l’esecutivo ha alterato «lo spirito di collaborazione che deve necessariamente ispirare e sovrintendere a tutte le attività previste per l’attuazione del piano di rientro della Regione Calabria, con conseguente palese pregiudizio per quella leale ed efficace sinergia istituzionale che costituisce l’elemento portante dell’intesa nella quale il Piano affonda le sue radici, e l’assenza della quale comprometterebbe irrimediabilmente la realizzazione dei risultati attesi connessi al piano di rientro, nel superiore interesse pubblico».
Per questo l’esecutivo chiede l’immediata nomina del commissario ad acta per il piano di rientro, il contestuale esonero del generale Luciano Pezzi dalle funzioni di sub commissario «a causa delle non sanabili incompatibilità».
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