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Allarme slot, intervengono i commissari

REGGIO CALABRIA Un freno alle slot machine in riva allo Stretto. I commissari prefettizi intervengono con una ordinanza nel business delle macchinette mangiasoldi. A Reggio Calabria, le slot p…

Pubblicato il: 15/09/2014 – 11:05
Allarme slot, intervengono i commissari

REGGIO CALABRIA Un freno alle slot machine in riva allo Stretto. I commissari prefettizi intervengono con una ordinanza nel business delle macchinette mangiasoldi. A Reggio Calabria, le slot potranno essere accese solo dalle 10 alle 22, tanto nelle sale dedicate quanto negli esercizi pubblici del territorio comunale. Oltre a proibire il funzionamento degli apparecchi nelle ore notturne, l’ordinanza stabilisce una sanzione di 250 euro in caso di trasgressione del divieto, l’intensificazione dei controlli nei locali da parte della polizia municipale, l’obbligo dei gestori di esporre cartelli di avviso dei nuovi orari e dei rischi del gioco compulsivo. Una decisione che arriva a pochi giorni dalla fine della gestione commissariale, il 26 ottobre, infatti, i reggini torneranno alle urne per scegliere la nuova amministrazione dopo che la precedente era stata sciolta per infiltrazioni mafiose. Nella loro ordinanza i commissari ricordano che già nell’assemblea pubblica del 24 gennaio 2014 era stato evidenziato il preoccupante dilagare di casi di ludopatia, tanto da richiedere un intervento regolatore del Comune. Alla base della decisione assunta vi sono i dati raccolti dall’Osservatorio sulla ‘ndrangheta che in una ricerca ha evidenziato «un aumento della dipendenza da gioco e della diffusione dei punti vendita, una parte dei quali condizionati dal crimine organizzato». La stessa Azienda sanitaria ha condotto un’analisi da cui è emerso come negli ultimi anni «la percentuale di dipendenza da gioco si è raddoppiata ed è in continuo incremento». «Tale aumento – scrivo i commissari nell’ordinanza – crea una vera e propria problematica sociale che incide sulla salute pubblica e condiziona la vita di interi nuclei familiari. Il diffondersi del fenomeno della ludopatia – si legge ancora nell’ordinanza – comporta, oltre i già citati problemi di carattere sociale e familiare, dei costi importanti di intervento che si ripercuotono inevitabilmente sul sistema delle amministrazioni locali, con particolare riferimento alle misure e alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da tale patologia».  

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