CATANZARO «Occorre inviare gli ispettori nel tribunale di Catanzaro per accertare la produttività, l’entità e la tempestività del lavoro dei singoli magistrati». Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata Dalila Nesci, del Movimento 5 Stelle, che stamani ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia rilevando «la preoccupante lentezza di un processo in cui per la nomina di Alessandra Sarlo a capo del dipartimento regionale Controlli, creato da zero, sono accusati sia l’ex governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti (Ncd) che l’assessore al Personale Domenico Tallini (Forza Italia)».
«A Catanzaro – afferma nell’interrogazione la parlamentare Cinque Stelle – c’è pure il processo che coinvolge l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti e membri della sua giunta di allora, in relazione a presunte pressioni per la nomina di un primario ospedaliero. Anche in questo caso la giustizia viaggerebbe a velocità ridotta, al punto che il procedimento, come altri in corso a Catanzaro, potrebbe arrivare a prescrizione in assenza di provvedimenti immediati».
«C’è il rischio – conclude Dalila Nesci – che sia vanificata l’azione di magistrati seri e coraggiosi che si occupano di reati gravi contro la pubblica amministrazione. Di recente il “mangiamangia” del potere ha conosciuto in Calabria livelli senza precedenti. Ai calabresi sono stati rubati milioni di soldi pubblici, dati abusivamente a compari e servi di palazzo. Ora chi ha sbagliato deve pagare, senza sconti o scappatoie».
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