Primo giorno di scuola anche in Calabria

LAMEZIA TERME – Dopo Bolzano e Trento, dopo il Molise, la Val D’Aosta e l’Abruzzo, la Calabria è tra le 15 regioni in cui oggi è suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico. Circa trecentomila studenti sono tornati in aula nei cinque capoluoghi di provincia, anche a Reggio Calabria,  nonostante siano ancora in corso i festeggiamenti religiosi e civili della patrona, la Madonna della Consolazione.

Anche quest’anno la scuola calabrese dovrà fare i conti con le ataviche inefficienze infrastrutturali, l’insufficienza di aule, con un fenomeno di sovraffollamento che ha comunque dimensioni nazionali. In Calabria, tuttavia, i banchi di prova sono anche la sicurezza degli edifici, il potenziamento della dotazione tecnologica, la creazione di rete di accoglienza, la dispersione scolastica. In tema di edilizia  scolastica, inoltre, una ingente mole di fondi risulta disponibile per essere investita al fine di adeguare i plessi. In materia di sicurezza e agibilità degli edifici, in particolare, annunciati nei mesi scorsi 109 interventi a favore della Calabria, per un investimento complessivo di quasi 21 milioni di euro, nell’ambito del progetto Scuole sicure che il Governo ha redatto per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Tutte sfide non nuove cui si aggiungeranno quelle derivanti dalla riforma del Governo Renzi ancora in discussione e che, tra le novità importanti, contempla nuove assunzioni e  riduzione del precariato, una maggiore alternanza scuola – lavoro ed un altro restyling dell’esame di maturità.

Nel quadro complessivo, degno di nota è anche un altro dato relativo ai tagli effettuati in Calabria. In base all’adeguamento dell’organico di fatto, relativamente al rapporto tra ultime iscrizioni e bocciature, solo nella nostra regione 183 cattedre sono andate perdute.