Ultimo aggiornamento alle 9:31
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Il comune di Simbario chiede il distacco da Sorical

SIMBARIO Si è tenuta ieri alle ore 19 una conferenza stampa nell’aula consiliare del comune di Simbario, durante la quale l’amministrazione comunale ha dichiarato l’intenzione di voler recedere dal…

Pubblicato il: 16/09/2014 – 10:13
Il comune di Simbario chiede il distacco da Sorical

SIMBARIO Si è tenuta ieri alle ore 19 una conferenza stampa nell’aula consiliare del comune di Simbario, durante la quale l’amministrazione comunale ha dichiarato l’intenzione di voler recedere dal contratto di gestione del servizio idrico sottoscritto con Sorical.
Come ha spiegato il legale Antonio Fazio – nonché consigliere comunale – la decisione da parte del Comune è stata assunta per due motivi fondamentali: uno di carattere “qualitativo” e uno di carattere “quantitativo”.
L’invaso dell’Alaco, che fornisce circa 80 comuni, è stato sequestrato nel maggio 2012 per carenze igienico-strutturali da parte dei Nas di Catanzaro, sotto provvedimento della Procura. Per quanto riguarda l’aspetto quantitativo, la Sorical venderebbe acqua ai comuni (tra l’altro non potabile) a una cifra superiore a quella prevista dal Cipe, dunque al di là dei paletti previsti dalla legge.
Con riferimento alla questione Sorical l’avvocato Fazio scrive che «è stata attivato l’iter amministrativo volto alla risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità e grave inadempimento.
L’iter passa attraverso la comunicazione dell’avvio del procedimento protocollato 16.09.14 con il quale il comune di Simbario avvisa la fornitrice dell’intenzione a distaccarsi per le suddette ragioni. L’articolo 1, comma 1.1 della convenzione stabilisce testualmente che “Il fornitore si obbliga a erogare il quantitativo di acqua necessario all’utente per gli usi potabili locali” che, inoltre, all’art. 2, comma 2.4 si stabilisce che “il fornitore è responsabile della qualità dell’acqua fornita” e che la Carta dei Servizi al punto 4.6 afferma che “le caratteristiche che l’acqua deve necessariamente possedere per essere considerata potabile sono state definite dal d.lgs n. 31/01 e s.m.i.».
L’amministrazione, pertanto, ha deciso di ripristinare le vecchie strutture comunali per la captazione di acqua dalle sorgenti, al fine di garantire al paese l’autonomia idrica che gli permetterebbe di avviare la risoluzione del contratto Sorical.
Secondo quanto comunicato dal sindaco, la comunicazione di avvio del procedimento di distacco da Sorical verrà inviata in giornata.

 

Bruno Greco

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x