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NOMINE SANITA' | Gentile e Mancini sull'Aventino

CATANZARO Sulle nomine della sanità il centrodestra è completamente spaccato. Una prova: la riunione di giunta fissata alle 12 alle 18 non era ancora iniziata. La “governatrice” Stasi e gli altri a…

Pubblicato il: 16/09/2014 – 16:18
NOMINE SANITA' | Gentile e Mancini sull'Aventino

CATANZARO Sulle nomine della sanità il centrodestra è completamente spaccato. Una prova: la riunione di giunta fissata alle 12 alle 18 non era ancora iniziata. La “governatrice” Stasi e gli altri assessori sono tutti presenti nella sede della presidenza della Regione, ma i lavori non possono avere inizio perché il nodo gordiano non è stato ancora sciolto: procedere con la designazione dei commissari delle Aziende calabresi o attenersi alle disposizioni di ministero della Salute e Avvocatura dello Stato, che vietano a un esecutivo in prorogatio di deliberare nomine dal forte peso politico? La maggioranza è profondamente divisa sul da farsi. Da una parte i fedelissimi dell’ex governatore Scopelliti – la Stasi, Nazzareno Salerno e Gigi Fedele –, che spingono per andare avanti; dall’altra il gruppo dei “dissidenti”, che preferirebbe una moratoria per consentire una soluzione condivisa anche da Roma. Per adesso le posizioni paiono inconciliabili. E già spuntano le prime possibili defezioni: Pino Gentile (Ncd) e Giacomo Mancini jr (Fi) sono pronti a disertare la riunione qualora i compagni di giunta dovessero optare per le nomine a tutti i costi. Su quest’ultima posizione, fino a poche ore fa, era attestato anche Mimmo Tallini, deciso a ridisegnare il management delle Aziende malgrado l’alt istituzionale. Adesso sembra che l’assessore catanzarese stia rivalutando la vicenda anche alla luce delle precise disposizioni che sarebbero arrivate dai vertici di Forza Italia. L’indiscrezione non è confermata, ma pare che – oltre ai niet arrivati dai coordinatori regionali di Fi e Ncd, Jole Santelli e Tonino Gentile – anche le segreterie nazionali si siano mosse per bloccare l’azione dei loro assessori. C’è di più, perché da Roma (sembre si sia mosso anche Altero Matteoli) sarebbero arrivati anche precisi aut aut: chi vota quelle nomine perde la candidatura alle prossime regionali. Un particolare che avrebbe spinto sia Tallini, sia altri componenti della giunta, a valutare bene le prossime mosse. Anche perché – precisano alcuni dei partecipanti – «è molto probabile che il ministero dichiari da subito nulle le nomine». Dunque, il blitz della giunta sarebbe una fuga in avanti insensata e molto pericolosa per chi ambisce ancora ad avere un ruolo nei giochi della Regione.

Pietro Bellantoni

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