CATANZARO «La notizia della cancellazione di alcune stazioni lungo la tratta Reggio Calabria-Taranto arriva come una doccia fredda per i cittadini calabresi». È la reazione dei parlamentari pentastellati, Sebastiano Barbanti e Francesco Molinari, alla decisione di Reti ferroviarie italiane (Rfi) di trasformare le stazioni di Ardore, Bova Marina, Capo Spartivento, Caulonia, Ferruzzano, San Lorenzo, Gioiosa Jonica, Riace, Squillace, Isola Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico in semplici fermate con un solo binario. «Ancora una volta in Calabria – tuonano, in una nota, i due grillini – va in scena il teatro dell’assurdo. In un territorio come quello calabrese dove i trasporti su rotaie sono carenti (quando non assenti), secondo Reti Ferroviarie Italiane non c’è alternativa al chiudere tutto!». Per i due parlamentari del Movimento 5 Stelle, «con la chiusura delle stazioni si penalizza sempre di più il trasporto locale e, con esso, ogni prospettiva per il territorio : i tempi di percorrenza dei treni aumenteranno poiché ci saranno fermate più lunghe nelle stazioni in cui c’è il doppio binario. Una situazione farsesca – proseguono – se si pensa, poi, che una delle stazioni ferroviarie che verrà cancellata – quella di Gioiosa – è stata da poco ammodernata». Secondo Barbanti e Molinari, «smantellare i servizi, proprio dove la rete ferroviaria andrebbe potenziata e dove maggiori sono i ritardi nel comparto trasporti è un crimine e dimostra l’incapacità dei piani alti di gestire i problemi del territorio calabrese al quale si negano ricco indubbie potenzialità e che, senza un adeguato piano programmatico, non riuscirà mai a decollare. Appoggiamo, pertanto, le proteste di tutti coloro che hanno alzatola voce e si sono ribellati a queste scelte illogiche e assurde, il cui risultato è solo quello di affossare definitivamente la Calabria».
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