REGGIO CALABRIA “Ripresa e sviluppo, si può”. E’ questo il tema che animerà a partire da oggi la tre giorni del XV congresso nazionale Uilm organizzato a Santa Trada di Villa San Giovanni. Nello spirito positivo e propositivo dello slogan dei lavori, è racchiuso il senso di un appuntamento particolarmente importante per la Uil. Non a caso in riva allo Stretto si ritroveranno tanti esponenti dello stesso sindacato, delle categorie correlate, ma anche delle altre organizzazioni nazionali ed estere e i vertici delle federazioni europee e mondiali di industriali.
Di grande interesse si preannunciano gli interventi degli altri due segretari generali dei metalmeccanici della Cgil e della Cisl, rispettivamente Maurizio Landini e Giuseppe Farina. Inoltre, una testimonianza estremamente rilevante sul rischio di fare impresa a causa della presenza della mafia sul territorio, sarà offerta da Nino De Masi, 53 anni, imprenditore calabrese che dal maggio del 2013 è sottoposto a protezione per essersi ribellato al pizzo. Nella giornata conclusiva, giovedì 18 settembre, interverranno, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il suo vice, Claudio De Vincenti, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti e quello aggiunto, Carmelo Barbagallo. Il congresso terminerà nel primo pomeriggio del 18 settembre con l’elezione del segretario generale, il suo discorso conclusivo e la votazione del documento finale.
«Abbiamo scelto il Sud – afferma Rocco Palombella, segretario generale Uilm – proprio per rilanciare il tema dello sviluppo e della ripresa. Lo facciamo in una realtà importante in cui confluiranno non solo le rappresentanze dei metalmeccanici ma dell’intera Uil. Saranno tre giorni di intenso lavoro nel corso dei quali metteremo a confronto proposte e idee per il Mezzogiorno. Il tutto sarà sempre accompagnato da un messaggio chiaro. Ovvero senza il Sud non ci sarà ripresa per l’Italia. In questa direzione offriremo un contributo fattivo al governo nazionale e alle amministrazioni locali. Di Mezzogiorno, e della Calabria in particolare, si parla poco e male, per questo – conclude Palombella – abbiamo strutturato i nostri lavori congressuali cercando di aprire una discussione con gli esponenti di governo che devono rimettere al centro dell’agenda politica proposte chiare e concrete per rimettere in moto l’economia del Sud».
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