ROSSANO «Messa in atto una vera e propria lottizzazione a pochi mesi dalla competizione elettorale. È una vergogna dare seguito ad atti illegali che potrebbero provocare gravi conseguenze sul piano giuridico e non solo!». Il presidente della I Commissione affari istituzionali della Regione Calabria Giuseppe Caputo (FI) interviene contro la decisione della giunta regionale di procedere alle nomine nelle aziende sanitarie e ospedaliere nonostante il parere contrario del ministero della salute, dell’avvocatura dello stato e dei sub commissari alla sanità i cui organismi a più riprese hanno ribadito che un esecutivo in regime di “prorogatio” e a fine legislatura esclude il potere di nomina. «Un argomento – afferma Caputo – che ha tenuto impegnata per giorni la Giunta nonostante il parere negativo espresso dalla coordinatrice regionale di FI. Bene ha fatto Mancini a votare contro. Anche di fronte al dubbio, per un fatto di opportunità occorreva congelare tali nomine. E, invece, in pieno stile scopellitiano, si è preferito seguire la strada dell’arroganza, dell’affarismo, della spartizione da “manuale Cencelli”. E tutto questo a pochi mesi dalla competizione elettorale. La decisione della Giunta assume carattere ancora più rilevante dal momento che i ministeri della salute e dell’economia intendono revocare e/o impugnare il provvedimento amministrativo posto in essere. Le emergenze in Calabria – ha continuato Caputo – sono ben altre, non certo la corsa a come accaparrarsi poltrone viste come luoghi di potere da gestire. Avrei preferito che la Giunta regionale fosse più responsabile, attenta alle migliaia di famiglie in preda alla più assoluta disperazione, ai tanti disoccupati o inoccupati, ai precari lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che chiedono invano spettanze arretrate e stabilizzazione, alle imprese e alle aziende molte delle quali costrette a ricorrere a finanziarie per onorare gli impegni con il fisco. In sostanza – ha detto in ultimo – una politica protesa a trovare soluzioni attraverso provvedimenti capaci di alleviare i gravi disagi avvertiti nelle fasce sociali più deboli. Al contrario si pensa a monopolizzare ogni postazione pubblica al fine di catturare consenso in prossimità della campagna elettorale. Tali atteggiamenti irresponsabili nuocciono al centrodestra che non può continuare a subire decisioni assunte da una isolata oligarchia di potere, che ancora continua ad ascoltare chi dovrebbe solo tacere e riflettere sui danni arrecati alla Calabria e ai calabresi».
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