Provinciali Cosenza, parte la sfida Occhiuto-Manna

LAMEZIA TERME Siamo alla resa finale. Il centrodestra schiera i suoi uomini per le Provinciali di Cosenza in programma per il 12 ottobre. La sfida è tutta tra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e l’omologo di Rende, Marcello Manna. Ieri Occhiuto ha presentato la sua candidato a presidente, «sottoscritta – come riporta un comunicato – da oltre 420 tra consiglieri comunali e sindaci della Provincia di Cosenza». Non sta a guardare l’altro fronte, in cui a giocare un ruolo di primo piano restano i fratelli Tonino e Pino Gentile, uniti nel sostenere la candidatura di Manna. Il sindaco di Rende è riuscito a raccogliere (in appena 72 ore) 335 firme a suo supporto e non rinuncia all’obiettivo di guidare la Provincia del dopo Mario Oliverio. Dopo la riforma Delrio, si tratta delle prime elezioni indirette (o di II livello) che ridisegneranno le Province. Ma dalle parti di Cosenza significa anche altro, perché ripropongono l’eterna rivalità tra due famiglie politiche mai andate troppo d’accordo. Una “rivalità” che contribuisce ad alimentare la guerra fredda che contraddistingue il centrodestra da qualche tempo a questa parte. E infatti è di due giorni fa l’esternazione di Occhiuto, secondo cui la sua candidatura alla Provincia sarebbe ostacolata dalle manovre dei fratelli Gentile. Che, tramite Tonino, hanno subito risposto schierando ufficialmente in campo Manna, l’uomo che è riuscito a strappare Rende al centrosinistra dopo un cinquantennio di ininterrotto potere. Dunque, la disfida tra Occhiuto e Manna è partita, un confronto che, sullo sfondo, rimanda anche alla storica “guerra” di campanile tra Cosenza e Rende, di cui le Provinciali saranno l’ennesima appendice.

Sull’altro fronte il centrosinistra schiera Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Ionio (per lui 350 firme). Le liste saranno in tutto 7: Insieme per la provincia, Laboratorio civico, Patti fra Comuni, Nuova provincia, Calabria Futura, Provincia democratica e Italia del meridione Calabria.

LE PAROLE DI MANNA

«Ho aderito alle pressanti richieste dei sindaci, consiglieri comunali e consiglieri provinciali uscenti – ha detto Manna – convinto che sia necessario interpretare al meglio lo spirito del legislatore sul ruolo assegnato agli amministratori delle province dopo la riforma avvenuta poco tempo fa. Ho un grande rispetto per la funzione dei partiti ma credo che, proprio nel loro interesse, il Presidente della Provincia debba essere espressione degli amministratori di ogni colore politico e non rafforzare posizione di potere personale».

«I Comuni piccoli e grandi – ha aggiunto il sindaco di Rende – sono l’interlocuzione diretta dei cittadini e devono mantenere un difficile e precario equilibrio tra le giuste esigenze sociali e i continui tagli finanziari che da anni subiscono. La Provincia, pur ridimensionata, ha ancora funzioni delegati importanti che vanno dai lavori pubblici all’edilizia scolastica e non possono esserci divaricazioni di bipolarismo per queste esigenze. Devo ringraziare le centinaia di persone che hanno sottoscritto la mia candidatura e sono certo che in queste tre settimane il nostro programma per l’ente e la nostra capacità di parlare a 360 gradi sapranno coinvolgere e convincere la maggioranza degli elettori speciali».

LE ALTRE PROVINCE 

A Catanzaro la lotta è tutta tra Enzo Bruno (Aggregazione democratica), che è sostenuto da una parte del Pd, Tommaso Brutto per il centrodestra e Pantaleone Procopio per l’area indipendente dei sindaci. A Crotone si gioca le sue chance il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, candidato ufficiale del Pd,e Roberto Siciliani, primo cittadino di Cirò Marina.

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it