REGGIO CALABRIA Oltre 12mila tra maglie, borse, giubbotti, camicie, cinture e occhiali riportanti marchi contraffatti del valore stimato di 200mila euro, più macchine per cucire, punzonatrici, martelletti e arnesi vari sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria all’interno un laboratorio clandestino di confezionamento e etichettatura di capi d’abbigliamento delle più note griffe italiane ed estere tra cui Burberry, Moncler, D&G, Gucci.
L’operazione, nata da un’intensa e articolata attività info investigativa, corroborata da pedinamenti, appostamenti e sopralluoghi, nonché accertamenti presso enti pubblici e banche dati in uso al Corpo, ha consentito ai finanzieri di sottoporre a controllo un furgone, con a bordo due soggetti di nazionalità senegalese, ritenuti strettamente collegati ai responsabili e organizzatori della filiera di produzione e commercializzazione, carico di materiale contraffatto destinato alla vendita.
L’intuizione dei “baschi verdi” del Gruppo di Reggio Calabria ha portato a estendere e approfondire i controlli ispettivi anche presso l’abitazione ritenuta nelle disponibilità dei due soggetti. È lì che i finanzieri si sono trovati dinanzi ad un’organizzata filiera di produzione di materiale contraffatto che consentiva ai rei di applicare su capi d’abbigliamento di scarsa fattura e ignota provenienza, quelli che sono i segni distintivi dei più noti marchi di alta moda, attraverso la cucitura, punzonatura e applicazione di etichette, linguette, bottoni e quant’altro fosse necessario per rendere i prodotti contraffatti quanto più simili possibile a quelli presenti sul lecito mercato.
L’importante risultato conseguito è frutto della costante attenzione dei Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria all’attività di contrasto all’illecita produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti che – in assenza delle condizioni di genuinità previste dalla vigente normativa europea – sono anche potenzialmente dannosi per la salute delle persone.
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