REGGIO CALABRIA «Le comunarie rappresentano sempre una grande prova di democrazia. Nonostante sul blog non sia visibile e ancora non esistano dati precisi, c’è stata anche una grande affluenza di votanti che conferma l’estrema democraticità della procedura». Risponde sereno e non ci sta a farsi rovinare la festa della vittoria delle “comunarie” Vincenzo Giordano, il candidato sindaco del Movimento 5 per le comunali del prossimo 26 ottobre. Incoronato da una burrascosa consultazione interna, fino all’ultimo vista di pessimo occhio dallo staff nazionale, il quarantaquattrenne architetto mette le mani avanti «ci sono state difficoltà in tante città italiane», ma rivendica «quello delle comunarie con liste bloccate è un metodo che è già stato sperimentato con successo in altre città italiane come Livorno e ha dato riscontri positivi». Certo, alla base di militanti e attivisti non piace per nulla e non a caso su facebook e social network non sono mancate critiche e sfottò ai pentastellati che da sempre hanno fatto della battaglia per le preferenze la propria bandiera. «Il nostro meetup – rivendica il candidato sindaco dei pentastellati – aveva fatto richiesta di comunarie aperte, ma non si è riusciti a trovare una soluzione unitaria, quindi abbiamo proceduto con un metodo già sperimentato in altri contesti e concertato con il blog (di Beppe Grillo ndr)». E proprio dal blog è arrivata “l’incoronazione” ufficiale di Giordano come candidato sindaco, che se non spegne, quanto meno per un po’ potrebbe mettere a tacere scontri e polemiche nel burrascoso mondo dei pentastellati reggini. Differenze che l’aspirante primo cittadino non nasconde, ma tende a minimizzare “i meetup – spiega – sono i rappresentanze sul territorio di soggetti che condividono e di riconoscono nelle idee del movimento 5 stelle. In tutte le città, forse a Reggio Calabria un po’ di più, ci possono essere personalità più anarchiche o più votate allo scontro, ma questo non pregiudica il movimento in sé”. E proprio all’insegna dello scontro sembra essere maturata la vittoria – forse inaspettata – di Giordano e della lista partorita dal suo meetup, decapitata a poche ore dall’apertura delle consultazioni. Su Salvatore Serranò, che prima di Giordano era stato scelto come rappresentante del meetup Reggio Calabria 5 stelle, era infatti calato il veto del nazionale perché in precedenza diffidato «per uso improprio del simbolo» durante alcune uscite pubbliche. Da qui la scelta di Giordano, che forse proprio per questo con ancora maggior convinzione afferma «Siamo felicissimi che il nostro meetup abbia la possibilità di rappresentare il movimento. Siamo riusciti a vincere le comunarie e siamo già al lavoro per la campagna elettorale» afferma l’aspirante sindaco pentastellato, che promette che nei prossimi giorni sarà reso noto il programma del movimento per Reggio Calabria. Prima però c’è un altro appuntamento che il movimento dovrà rispettare. Entro il 26 dovranno essere depositate le liste e le firme per poter ufficialmente entrare nell’agone politico della campagna elettorale. In quella che vede come capolista Giordano, almeno formalmente, ci sono dieci posti disponibili. «C’è un dialogo aperto con gli altri meetup per valutare eventuali inserimenti, ma bisogna vedere perché i margini temporali sono ristretti», afferma senza sbilanciarsi Giordano. Se si tratti di un’offerta di pace o del terreno per una nuova massacrante polemica interna, sarà la cronaca a dirlo.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
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