Il coraggio di Saffioti nel film social di Salvatores

COSENZA La sua giornata si svolge tra la sua casa e la sua azienda. Una libertà limitata ma conquistata con sacrificio e coraggio. Anche Gaetano Saffioti è stato uno dei protagonisti del film di Gabriele Salvatores “Italy in a day”. Il primo film-social girato in Italia è stato proiettato in anteprima martedì 23 settembre solo nelle città di appartenenza dei videomakers selezionati dal progetto. Su ben 44.000 video arrivati sono stati montati circa 72 minuti di pellicola. L’obiettivo del regista, premio Oscar, è stato quello di entrare nella vita degli italiani, ai quali ha chiesto di inviare un video di una loro giornata tipo, quella del 26 ottobre del 2013. Anche la Calabria è stata oggetto di questo esperimento. Oltre al testimone di giustizia reggino, al lavoro di Salvatores ha preso parte un gruppo di studenti del liceo scientifico “Fermi” di Cosenza. 

L’imprenditore di Palmi – che in passato non si piegò al potere delle ‘ndrine e adesso vive sotto scorta – nei giorni scorsi è balzato nuovamente sulle cronache nazionali per essere stato l’unico ad aver accettato di demolire la casa del boss Pesce. Ha deciso di eseguire con le sue ruspe quel lavoro gratuitamente. Lavoro che nessuno – pagato – ha voluto fare. 

Il coraggio di Saffioti è stata una delle storie raccontate da Salvatores. Nel film social il suo spezzone di vita è stato mostrare la sua esistenza nella quale, spesso, gli «manca l’aria». Solo per aver accettato il «profumo di libertà e rifiutato il puzzo del compromesso mafioso». «Spero – ha detto – che il mio sacrificio possa servire un domani a chi verrà un domani dopo di me e vorrà respirare l’aria. chi è sottoposto alla mafia e a qualsiasi vessazione deve reagire se vogliamo un Paese migliore per noi e per i nostri figli». 

L’imprenditore, dopo questa esperienza cinematografica, ha espresso la propria soddisfazione sulla pagina Facebook del film di Salvatores: «Felice di essere stato interessante per gli autori, il regista, i montatori, la produzione e la tanta gente presente in sala (con applauso spontaneo). Grazie a tutti!!». 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it