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Pieni poteri per Pezzi, Gangemi ancora imbullonato

CATANZARO Luciano Pezzi è a tutti gli effetti il commissario alla Sanità calabrese. La delibera del Consiglio dei ministri approvata venerdì è arrivata ieri sera negli uffici della giunta regionale…

Pubblicato il: 24/09/2014 – 9:54
Pieni poteri per Pezzi, Gangemi ancora imbullonato

CATANZARO Luciano Pezzi è a tutti gli effetti il commissario alla Sanità calabrese. La delibera del Consiglio dei ministri approvata venerdì è arrivata ieri sera negli uffici della giunta regionale e del Piano di rientro. Adesso il generale in pensione della guardia di finanza assume l’incarico nella pienezza dei suoi poteri. Il mandato che gli è stato affidato dal governo Renzi prevede facoltà più ampie rispetto a quelle avute dal predecessore, l’ex governatore Peppe Scopelliti. La nomina dell’ex sub-commissario al Piano di rientro è arrivata pochi giorni dopo la riunione della giunta regionale nella quale sono stati designati i nuovi commissari di Asp e Ao calabresi. Atti che – secondo i pareri dell’Avvocatura dello Stato e dei ministeri dell’Economia e della Salute – un esecutivo in prorogatio come quello calabrese non avrebbe potuto varare. Pezzi, dopo la decisione del premier Renzi e del ministro Beatrice Lorenzin, ha annunciato l’intenzione di revocare immediatamente le nomine una volta ottenuto incarico formale da Roma. Ma il ritiro delle delibere “incriminate” non cancella tutti i guai della giunta guidata da Antonella Stasi. È di pochi giorni fa la notizia che la Procura di Catanzaro ha avviato un’indagine relativa alle presunte nomine illegittime dei commissari. Gli atti, acquisiti dal personale del Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa), sono al vaglio del procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri. Il fascicolo è stato aperto dopo l’esposto presentato dalla deputata del M5S Dalila Nesci. Nessun indagato, al momento, anche perché l’inchiesta è ancora nella sua fase iniziale ed è finalizzata ad accertare eventuali reati. Gli inquirenti stanno valutando la documentazione raccolta e non è escluso che nelle prossime settimane decidano di sentire persone informate sui fatti.

 

GANGEMI IMBULLONATO
Da qui a breve Pezzi dovrebbe dunque rendere nulli i provvedimenti della giunta regionale. Lo stesso esecutivo che ha estromesso dai giochi l’ex dg dell’Ao cosentina, Paolo Gangemi. Sul suo nome la Stasi e gli altri assessori avevano discusso a lungo: pare che il fedelissimo di Scopelliti – nonché consorte della consigliere regionale Ncd Tilde Minasi – fosse tra in predicato di assumere il timone dell’Asp di Crotone. Ma le “pressioni” degli alfaniani vicini all’ex governatore (la stessa Stasi, Demi Arena, Nazzareno Salerno e Gigi Fedele) non sono poi andate a buon fine. Quindi Gangemi è senza poltrona? Così dovrebbe essere, salvo il fatto che il diretto interessato sembra non volerne sapere di abbandonare il suo ufficio all'”Annunziata” di Cosenza. Imbullonato, o quasi. Gangemi avrebbe infatti inviato una lettera alla giunta regionale nella quale comunica di non aver ricevuto disposizioni formali circa la decadenza del suo incarico. Circostanza piuttosto singolare, visto che il contratto del manager, con tanto di proroga di 45 giorni, è scaduto lo scorso 7 settembre. Però Gangemi vuole comunque una comunicazione formale da Catanzaro. Nel frattempo – giurano i bene informati – continua a comportarsi come fosse il dg in carica e a frequentare i piani alti dell’Azienda.

 

UNA POLTRONA PER TRE
Non è l’unico. Perché la poltrona di dg (o di commissario) dell’Ao è contesa da ben tre persone: Gangemi, appunto, la “neo” nominata Filomena Panno e il “reggente” William Auteri. A riferire circa l’inedito siparietto è il capogruppo Pse di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, secondo cui gli uffici dell’Ao bruzia si sarebbero trasformati «nel set di un film che potremmo chiamare “Una poltrona per tre”». Gangemi, Panno e Auteri «si sono ritrovati all’Azienda ospedaliera per reclamare lo scettro del direttore generale che ognuno di loro pensava gli spettasse di diritto. Un guazzabuglio grottesco e tragicomico, quello messo in scena dagli aspiranti dg, che dà però la misura della distanza di questi presunti manager dalla tragica realtà vissuta da chi l’ospedale deve frequentarlo per lavoro o per necessità». A Pezzi l’arduo compito di riportare un po’ d’ordine.

 

PANNO SMENTISCE

Le parole di Mazzuca fanno insorgere la neo dd dell'”Annunziata”, Filomena Panno: «Preciso che, pur avendo appreso di una mia eventuale nomina a commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza e di non aver ricevuto, a tutt’oggi, nessun decreto di nomina, di non essermi recata presso la direzione generale né ieri né nei giorni addietro. Comunico che qualora ciò dovesse accadere sicuramente lo farò presente anche al capogruppo Pse Giuseppe Mazzuca, così almeno potrà riferire notizie certe e attendibili con cui riempire le testate dei giornali».

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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