VIBO VALENTIA Abuso d’ufficio, falso materiale, falso ideologico e uso di atto falso: queste le accuse da cui dovranno difendersi nel processo il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, il suo vice, Alberto Franzè, e i consiglieri di maggioranza Pasquale Larosa, Antonio Maiolo, Aurelio Tassone e Antonio Franzè. Ieri, infatti, il gup del Tribunale di Vibo Valentia, Maria Carlo Sacco, ha disposto il rinvio a giudizio per il sindaco e per quasi tutta la sua maggioranza – a eccezione dell’assessore esterno Maurizio Maiolo – alla luce delle accuse formulate dal pm Michele Sirgiovanni. Loielo (dirigente di primo piano di Fratelli d’Italia) e i 4 consiglieri comunali, secondo la Procura, in qualità di componenti della precedente amministrazione comunale (sciolta per infiltrazioni mafiose nel dicembre 2011) avrebbero commesso alcuni presunti falsi e abusi nell’affidare il servizio di trasporto pubblico locale alla “Viaggi Gullì” di Chiaravalle, azienda che avrebbe a sua volta prodotto delle false referenze bancarie. Sono stati infatti rinviati a giudizio anche il titolare della ditta, Vincenzo Gullì, e il funzionario di banca Simone Brescia. Parte offesa la cooperativa “Aurora” rappresentata dall’avvocato Cosimo Demasi.
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