REGGIO CALABRIA Una bara di legno in mezzo alle copie dei Bronzi di Riace. È la singolare “protesta” inscenata da alcuni sostenitori della Lega Nord davanti al Museo archeologico di Reggio Calabria, che custodisce le due statue che il governatore lombardo, Roberto Maroni, e l’ambasciatore della Regione per i beni artistici in vista di Expo, Vittorio Sgarbi, vorrebbero a Milano per l’Esposizione universale dell’anno prossimo. «Abbiamo celebrato il funerale simbolico dei Bronzi, bloccati a Reggio Calabria dallo sguardo miope di chi è incapace di superare i vecchi campanilismi», spiega, al telefono, Vincenzo Sofo, calabrese residente a Milano dove è consigliere di zona per la Lega. Prima della scenetta del “finto funerale”, tre giovani hanno tentato di entrare nel museo col volto coperto da una calza per inscenare un “furto simbolico” delle due statue risalenti al V secolo a.C., ma sono stati bloccati all’ingresso dal personale addetto alla sicurezza.
Un altro dei “rapitori”, il reggino Enzo Platani, che apparterrebbe, come Sofo, al circolo filoleghista “Il Talebano”, ha accusato i politici calabresi – si legge su huffingtonpost.it – che «ora devono spiegare come pensano di valorizzare a livello turistico il nostro territorio, quando per decenni ci hanno tagliato fuori dal mondo privandoci di collegamenti e infrastrutture ricettive adeguate. Pochissimi oggi – prosegue Platani – conoscono le bellezze della Calabria, portare i Bronzi all’Expo è un’occasione imperdibile per pubblicizzarci davanti a milioni di turisti. Dunque avanti Sgarbi, i calabresi buoni sono con te».
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