CROTONE Errori interpretativi in alcune intercettazioni decisive alla base delle accuse di voto di scambio, per cui è sotto processo l’ex sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Carolina Girasole, sono stati evidenziati dinanzi al tribunale di Crotone nel processo Insula. Durante l’udienza, secondo quanto riportato dal Quotidiano del Sud, ha, infatti, chiesto di parlare Massimo Arena, figlio del boss Nicola e fratello di Pasquale che, rilasciando dichiarazioni spontanee, ha suggerito chiavi di lettura diverse circa la parola ‘voti’, che in realtà a dire di Arena sarebbero ‘volte’, e circa la figura politica di riferimento, non una donna, dunque la Girasole, ma un uomo. Non un uomo qualunque ma l’attuale sindaco della cittadina Gianluca Bruno, eletto nella primavera del 2013. L’intercettazione in questione è quella della guardia di finanza relativa alla conversazione tra il fratello di Massimo, Pasquale, e Francesco Notaro; a fra discutere è anche un’altro scambio verbale in cui a parlare era stato lo stesso Pasquale. Entrambe risalgono all’ottobre del 2010. Rispetto ad esse la stessa Dda aveva già riconosciuto l’errore ritenuto non incidente, però, sulla sostanza. Sempre si tratta di appoggio elettorale del clan Arena. Intanto al processo è stata ammessa una mole significativa di intercettazioni e informative sia su istanza del pm e che dei legali della Girasole, Mario e Marcello Bombardieri. Francesco Falbo è il perito, palmese, cui è stato affidato il compito di trascrivere le intercettazioni.
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