RAVENNA Per impedire ai carabinieri di trovare la droga nascosta in casa, ha aizzato loro contro i suoi due cani, un rottweiler e un pitbull. Così, oltre che per la detenzione di 75 grammi di hashish in totale, è stato arrestato anche per resistenza. È accaduto nella tarda serata di ieri a Riolo Terme, nel Ravennate, dove i carabinieri hanno bloccato un 29enne muratore disoccupato originario di Cariati, in provincia di Cosenza. L’uomo era già stato individuato dai militari della zona, che avevano notato incontri sospetti, spesso fugaci, del 29enne assieme ad altri giovani del posto.
Ieri, durante un blitz a cui hanno partecipato una decina di carabinieri, sul corso principale di Riolo Terme sono stati identificati vari ragazzi che si trovavano in compagnia del muratore calabrese. Quindi i militari hanno deciso di accompagnare il 29enne in casa per dare un’occhiata. Una volta di fronte al cancello, il 29enne ha parlato di quei due cani in giardino, liberi e senza museruola. Gli è stato detto allora di chiuderli nel loro box recintato ma il giovane, secondo quanto riferito in una nota, ha tergiversato lasciando che gli animali si mettessero in atteggiamento difensivo. Il capitano della Compagnia faentina e il luogotenente che dirige la Stazione di Riolo sono entrati indisturbati in casa ma il muratore, anziché chiudere il recinto, ha liberato i suoi cani ed è corso in casa chiudendo la porta.
Il rottweiler e il pitbull hanno cominciato a ringhiare, dopo alcuni minuti il giovane è uscito di casa e ha richiamato i cani invitando i carabinieri a entrare. Nel frattempo era riuscito a lanciare dal balcone un pacchetto di hashish e materiale per confezionare la droga. Non considerando tuttavia che i carabinieri, avendo già circondato la casa, lo avevano visto. Inoltre, durante la perquisizione sono state trovate altre dosi di hashish tra cui una nascosta tra le caramelle del centrotavola in salotto. Sono state altresì sequestrate pure due bilancine di precisione e 450 euro in contanti. In mattinata davanti al giudice Milena Zavatti l’imputato, difeso dall’avvocato Giorgio Vantaggiato e già condannato due volte per minacce, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attualmente, è libero in attesa del processo fissato per fine ottobre.
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