La replica dei gentiliani: «Basta barbarie»

COSENZA I Gentile tacciono, ma la replica al post al veleno di Mario Occhiuto non tarda ad arrivare. A incaricarsi di rispondere per le rime al sindaco di Cosenza – che su Facebook ha detto che «bisogna rifiutare i voti della mafia e dei Gentile – sono il coordinatore Ncd di Rende, Giuseppe Giraldi, e il delegato della lista Nuova provincia, Mario Bruno. «Se umanamente possiamo sforzarci di comprendere le ragioni di chi attraversa un periodo di profondo disagio personale e politico – scrivono i due esponenti del centrodestra cosentino –, rimane il fatto che non è in alcun modo ammissibile che lo scontro elettorale divenga “terra di barbarie” da parte di chi, in estrema ed evidente difficoltà, vorrebbe intorbidire le acque limpide del libero confronto civile e democratico, utilizzando la più bassa e infima delle provocazioni».
Occhiuto – continuano – «con le sue gravi e deliranti dichiarazioni affidate al suo profilo Facebook e a taluni organi di stampa offende non solo l’onore e la reputazione dei fratelli Gentile, ma mortifica l’intelligenza e la dignità dei tanti cittadini che nel corso di questi mesi e con grande testimonianza di affetto hanno tributato migliaia di consensi al Nuovo centrodestra. Forse il sindaco Occhiuto dimentica, o finge di non capire, che quegli stessi voti sono stati determinanti per la sua ascesa alla carica di sindaco di Cosenza e che tuttora continuano a sostenerlo, costituendo il movimento politico Ncd parte integrante della sua maggioranza».
Giraldi e Bruno auspicano che Occhiuto «raffreddi i suoi bollenti spiriti e si confronti civilmente con un candidato come l’avvocato. Marcello Manna, che rappresenta il vero punto di rinnovamento di questa imminente competizione elettorale di secondo livello».