“Il brusco inasprimento dei toni registrato in queste ore all’interno del centrodestra calabrese è assolutamente deleterio e rischia di vanificare il buon lavoro fatto finora da quanti si stanno adoperando per costruire una soluzione valida e credibile da offrire ai nostri elettori per vincere le imminenti elezioni”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i vicecoordinatori regionali di Forza Italia in Calabria Nino Foti e Pino Galati. “Nonostante gli appelli del presidente Berlusconi – prosegue la nota – finalizzati alla creazione di un percorso comune fra i partiti che compongono la nostra coalizione, basato sul confronto e sulla condivisione di idee e programmi, negli ultimi giorni gli sforzi profusi per raggiungere un obiettivo comune, rischiano di essere vanificati da iniziative individuali, che minano in modo rilevante il faticoso accordo raggiunto nella nostra area moderata di centrodestra. Il dibattito purtroppo, si è spostato dal piano politico a quello personale e stiamo offrendo ai nostri elettori un quadro per nulla edificante. Se vogliamo evitare di fare il gioco di quanti cercano di denigrare il nostro lavoro, dobbiamo spendere le migliori energie, per superare questo momento stemperando gli animi e dimostrando maggiore senso di responsabilità e di appartenenza. La stessa responsabilità, aggiungono Foti e Galati andrebbe tuttavia adottata preliminarmente anche nelle decisioni politiche cercando di evitare situazioni conflittuali. Il nostro partito che ha l’onere di fare da guida per il centrodestra ha il dovere infatti di esercitare il massimo impegno al fine di unire cercando sempre una sintesi ed evitare soluzioni divisive”. “L’imminenza degli impegni che ci attendono nelle prossime settimane – concludono i due vice coordinatori regionali Foti e Galati – sia in occasione delle elezioni per il Comune di Reggio Calabria, che vedono il centrodestra unito nel nome di Dattola sindaco, che per le elezioni regionali, ci spinge a guardare avanti nel solco del percorso comune che abbiamo tracciato ma non possiamo permetterci passaggi a vuoto come quello che stiamo attraversando. Se davvero vogliamo rappresentare quel laboratorio politico nazionale da cui deve partire la rinascita del centrodestra dobbiamo dimostrare di saper subito cambiare registro”.
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