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Occhiuto: «I trasporti sono la priorità della Sibaritide»

COSENZA «Non si può ipotizzare seriamente uno sviluppo della nostra Regione, e non solo dunque della Provincia, senza la valorizzazione di quello che deve diventare uno dei più importanti motori al…

Pubblicato il: 30/09/2014 – 16:35
Occhiuto: «I trasporti sono la priorità della Sibaritide»

COSENZA «Non si può ipotizzare seriamente uno sviluppo della nostra Regione, e non solo dunque della Provincia, senza la valorizzazione di quello che deve diventare uno dei più importanti motori all’interno di tale sviluppo: l’area che si affaccia sul golfo di Corigliano». Il sindaco Mario Occhiuto, candidato alla presidenza della Provincia alle elezioni del prossimo 12 ottobre, interviene su uno dei punti relativi al proprio programma politico-amministrativo, premettendo: «Non si tratta di utilizzare la solita retorica delle parole in periodo di propaganda – afferma Occhiuto – bensì di puntare i riflettori sul modo di intendere questo ruolo, ovvero di coordinamento istituzionale fra aree diverse nell’ottica della loro valorizzazione». Riguardo alla Sibaritide, le idee del sindaco di Cosenza si incentrano sulla potenziale ricchezza dell’area: «Si tratta di un motore a due cilindri, ciascuno rappresentato da un importante settore di crescita socio-economica. Quella turistica, incentrata sulla costa ionica e sulla cornice montuosa Pollino-Sila (complessivamente una delle maggiori e più interessanti aree boschive del Mediterraneo), e quella agro-alimentare, incentrata sulla pianura di Sibari, la più vasta della Calabria».

«Una delle principali criticità dell’area – evidenzia però Occhiuto – è rappresentata dai trasporti. Manca uno scalo aereo, difatti rispetto al baricentro dell’area, Lamezia e Crotone sono a oltre 100 km in linea d’aria e a circa due ore d’auto, manca una linea ferroviaria decente, mancano strade sicure di scorrimento veloce, manca perciò la base infrastrutturale che possa rendere credibile qualsiasi progetto di sviluppo quantitativo e qualitativo dell’industria turistica. Non avrà mai grandi ricadute economiche la valorizzazione delle aree archeologiche, delle località turistiche marittime e montane, del sistema termale, dei borghi antiche, se l’afflusso dei visitatori è limitato in partenza da problemi di accessibilità.  Un discorso a parte meritano poi i porti, quello multifunzionale di Corigliano e quello turistico di Sibari. Il porto di Corigliano, unico porto peschereccio-commerciale dell’alto Jonio cosentino, potrebbe diventare uno scalo strategico per i collegamenti verso i porti dell’Est europeo effettuando così collegamenti per linee di cabotaggio per tutti i porti dell’Adriatico. Occorrerebbe investire in questa direzione – sottolinea ancora – Il porto turistico dei Laghi di Sibari è soggetto al periodico parziale insabbiamento della foce del “Canale degli Stombi”, unica via d’accesso dal mare. Esiste la tecnologia per affrontare correttamente il problema e restituire a questa importante struttura turistica la piena efficienza. Ma pure la produzione agricola ha bisogno di infrastrutture, e non solo infrastrutture di trasporto. I fondi europei – conclude Mario Occhiuto – se correttamente inquadrati in una buona programmazione e in una altrettanto buona progettualità,  possono fornire risorse per dare adeguate risposte a tutte queste criticità ed innescare processi rapidi e  molto consistenti di sviluppo economico-produttivo».

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