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«Il "Tito Minniti" verso la chiusura irreversibile»

REGGIO CALABRIA L’aeroporto dello Stretto rischia la chiusura «irreversibile». È l’allarme che il presidente della Sogas, Carlo Alberto Porcino lancia e per il quale chiede «un intervento immediato…

Pubblicato il: 02/10/2014 – 13:45
«Il "Tito Minniti" verso la chiusura irreversibile»

REGGIO CALABRIA L’aeroporto dello Stretto rischia la chiusura «irreversibile». È l’allarme che il presidente della Sogas, Carlo Alberto Porcino lancia e per il quale chiede «un intervento immediato» prima che la società che gestisce lo scalo reggino porti i libri in tribunale. I tempi sarebbero addirittura ridotti al lumicino: «12 giorni al massimo», avverte Porcino. Dopo di che la chiusura non potrebbe essere che irreversibile. «Se la società dovesse malauguratamente finire nelle maglie civilistiche – denuncia il presidente di Sogas – che impongono la sua messa in liquidazione, allora il Tito Minniti chiuderà nel più breve tempo possibile, in meno di un mese cesseranno tutte le attività». Una decisione che coinvolgerebbe «direttamente e indirettamente circa 300 lavoratori» e comporterebbe «la perdita anche dei presidi delle forze dell’ordine». «Riaprire – spiega Porcino – sarebbe un processo lungo e costoso. Si butterebbe via l’iter ormai al traguardo per il rilascio della concessione trentennale, che ha richiesto 3 anni di tempo per giungere ormai quasi in dirittura d’arrivo». Da qui l’appello per salvare il “Tito Minniti”: «Servirebbe una presa di coscienza e soprattutto una maggiore dose di senso di responsabilità da parte di tutti. Da tempo – sottolinea – stiamo ragionando con gli enti soci che, nello scorso mese di luglio, hanno assunto il compito di ripianare le perdite nonché di garantire le provviste necessarie per mettere al riparo il finanziamento e la ripresa dei lavori per la nuova aerostazione passeggeri». Intanto Porcino elenca una serie di iniziative che come società sono state avviate per salvare la Sogas: dalla riduzione dei costi di gestione a quelli sul personale al rilancio di attività di sviluppo. Interventi che però da soli non sarebbero sufficienti a mettere al riparo dalla bancarotta la società che gestisce lo scalo reggino. Senza l’intervento convinto dei soci e degli imprenditori locali. Anche perché attacca Porcino: «Bisogna essere realisti: la Regione fino ad oggi non ha investito granché né ha creduto davvero nelle enormi potenzialità dell’Aeroporto dello Stretto; la Provincia tra poco subirà radicali trasformazioni e anche la Camera di Commercio si avvia a un cambiamento». Per cui sottolinea con forza il manager, «senza nuove risorse il Tito Minniti è destinato a chiudere. C’è bisogno di qualcuno che paghi il servizio – continua Porcino – oggi gli equilibri di mercato non lo consentono. Se non si trova, l’aeroporto non può continuare così». E «i tempi – conclude il presidente di Sogas – fino all’assemblea dei soci del prossimo 14 ottobre, sono strettissimi ma l’idea su come salvare l’aeroporto c’è, adesso serve concretamente che i soci intendano onorare gli impegni che hanno assunto facendo arrivare le risorse allo scalo per garantirne la sopravvivenza».

 

r.d.s

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