«Le magistrature ordinaria e contabile potranno ora verificare la regolarità del cambio dell’Autorità di gestione del Por Calabria 2007-2013, avvenuto nello scorso luglio con semplice verbale allegato a deliberazione di giunta regionale avente oggetto diverso». Lo dichiara la deputata M5S Dalila Nesci, che ha inviato un esposto sul caso alla procura di Catanzaro e alla Corte dei conti, trasmettendone copia anche al sottosegretario di competenza Graziano Delrio, chiedendo di accertare eventuali responsabilità penali e danni erariali della giunta regionale della Calabria che, come per le recenti nomine nella sanità, ha assegnato responsabilità dirigenziali in regime di prorogatio. «Nello specifico – precisa la parlamentare – bisogna spendere oltre un miliardo di euro. Si tratta di fondi europei per lo sviluppo della regione, di cui dovrà occuparsi un dirigente incaricato con un atto singolare, tipico di una prassi amministrativa tutta nostrana».
La deputata del M5S spiega di aver coinvolto nella questione anche i parlamentari europei Laura Ferrara e Fabio Massimo Castaldo, in modo che pure la Commissione europea verifichi, tramite loro intervento, l’operato della giunta regionale riguardo alla gestione dei residui del Por 2007-2013. «Saranno gli organismi competenti – conclude Nesci – a dirci se la pervicace difesa del cambio dell’Autorità di gestione da parte dell’assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini era fondata, oppure se la giunta regionale ha agito con la prepotenza e la miopia espresse per le nomine nella sanità, che saranno annullate dal commissario per il Rientro, il generale Luciano Pezzi».
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