CATANZARO Incidono per ben il 7% del totale nazionale i debiti delle famiglie calabresi. Si parla di 3,2 miliardi di euro, che vanno a rimpolpare, in tempi di crescente crisi, i mancati pagamenti di prestiti, mutui, scoperti di conti bancari, carte di credito e bollette di utenze domestiche. Lo rende noto il “Codacons”, che ha tracciato per la nostra regione un quadro a tinte fosche e, come se non bastasse, «in peggioramento». «Ogni singolo, neonati compresi – fa sapere l’associazione per i diritti dei consumatori – risulta debitore per un importo medio di 1.635 euro.
In pratica solo per le bollette di luce, gas, acqua e telefonia – ancora secondo i calcoli del’associazione – 560 mila cittadini residenti in regione risultano a oggi morosi. «La causa – afferma il presidente Carlo Rienzi – di tale drammatica situazione è da ricercarsi nel progressivo impoverimento delle famiglie che sono colpite da una drastica riduzione del potere d’acquisto, dalla crescita della disoccupazione e da una pressione fiscale insostenibile – afferma il Presidente Carlo Rienzi. Di conseguenza – ha proseguito – chi ha contratto debiti negli anni passati non riesce più a fare fronte ai propri obblighi». Il Codacons ha, inoltre, deciso di fornire assistenza ai cittadini della regione che risultano morosi sul fronte delle bollette: a partire da oggi, infatti, attraverso le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it è possibile accedere alla conciliazione paritetica per chi non riesce a pagare le fatture di utenze indispensabili di acqua, elettricità e gas, e sospendere l’interruzione delle forniture.
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