CATANZARO Le farmacie della provincia di Catanzaro sono costrette a sospendere dal 15 novembre l’erogazione di prodotti per celiaci. Pertanto i pazienti che soffrono di tale patologia non possono più ritirare in farmacia i prodotti necessari per il loro regime alimentare. Lo rende noto Federfarma.
«La colpa – è scritto in una nota – non è certo delle farmacie che in questi mesi hanno fatto il possibile per continuare a offrire questo servizio ai cittadini. La colpa è
dell’assessorato alla Salute che è rimasto, come sempre, sordo e inerte, di fronte alle ripetute richieste di Federfarma Catanzaro di individuare una soluzione che consentisse alle farmacie di ottenere i rimborsi per i prodotti erogati in modo semplice e tempestivo. Non si tratta di elaborare procedure innovative o complesse, ma semplicemente di applicare quello che si fa in tutta Italia e anche in altre province della nostra regione: consentire alle farmacie di inserire gli importi loro dovuti nelle distinte contabili riepilogative, cioè nelle fatture che le farmacie presentano mensilmente all’Asp per il rimborso dei medicinali consegnati ai cittadini dietro
presentazione di ricetta rosa. L’assessorato alla Salute, insensibile ai problemi delle farmacie e a quelli dei cittadini, ha fatto orecchie da mercante alle continue richieste di incontro e di dialogo per risolvere la questione. La situazione è diventata insostenibile: le farmacie di Catanzaro attendono ancora oggi il rimborso di fatture per prodotti per celiaci presentate a gennaio». «È una presa in giro – afferma Vincenzo Defilippo, presidente di Federfarma Catanzaro –. Le farmacie non possono erogare un servizio in perdita, coprendo le inadempienze dell’assessorato alla Salute. Ci dispiace per le persone celiache, ma dovranno recarsi in altri esercizi per prendere i loro prodotti. Noi non siamo più disponibili a questa farsa che va avanti da mesi. Non torneremo indietro anche se dovessero piovere interrogazioni parlamentari, manifestazioni di protesta, denunce. Non è con noi che se la devono prendere, ma con i responsabili dell’assessorato che non hanno alcun interesse a risolvere il problema». Federfarma, conclude la nota, «si rammarica, anche per i propri concittadini, di quanto sta accadendo e ritiene assolutamente incomprensibile e ingiustificabile la scarsa considerazione che il problema riceve presso chi, istituzionalmente dovrebbe decidere, per la funzionalità del servizio reso dalle farmacie e, dunque, per la tutela della salute degli assistiti».
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