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L'INTERVISTA TRIPLA | Candidati allo specchio

Domenica si vota per le tanto agognate, quanto ostacolate, primarie del centrosinistra. A contendersi la palma di candidato governatore sono (in rigoroso ordine alfabetico) Gianluca Callipo, Mario …

Pubblicato il: 03/10/2014 – 13:05
L'INTERVISTA TRIPLA | Candidati allo specchio

Domenica si vota per le tanto agognate, quanto ostacolate, primarie del centrosinistra. A contendersi la palma di candidato governatore sono (in rigoroso ordine alfabetico) Gianluca Callipo, Mario Oliverio e Gianni Speranza. I primi due del Pd, l’altro di Sel. Ecco “l’intervista tripla” ai tre pretendenti, che – dopo il 5 ottobre – dovranno comunque trovare una sintesi tra le differenti posizioni. In vista delle regionali del 23 novembre.

 

Mancano meno di 48 ore all’apertura dei seggi. Quante possibilità si dà, in termini percentuali, di vincere le primarie e diventare il candidato a governatore del centrosinistra?
Callipo: «Credo che sia una domanda alla quale nessun candidato, in qualsiasi competizione elettorale, darebbe una risposta. In queste cose anche la scaramanzia ha il suo peso, quindi non faccio previsioni in termini percentuali. Mi limito a dire che la voglia di cambiamento che ho percepito in queste ultime due settimane di campagna elettorale è aumentata in maniera esponenziale. Sono convinto che i calabresi siano consapevoli che il momento è cruciale, perché le vere elezioni sono proprio quelle di domenica. Quindi mi auguro che siano in tanti a partecipare alle primarie, che, lo ricordo, sono aperte a tutti».
Oliverio: «Per il clima che c’è in Calabria sono convinto di vincere le primarie. Lo farò sull’onda di una spinta forte perché i miei corregionali hanno capito che chi voleva impedire le primarie lo faceva per arrestare il cambiamento. Rimetteremo in piedi la Calabria con concretezza e avendo alle spalle esperienze di buon governo».
Speranza: «Al di là delle percentuali, credo di avere buone possibilità perché sono il candidato che ha più puntato sulla necessità di cambiare davvero la Calabria. Sono quello che ha creato meno polemiche e, pur considerandomi un candidato “di rottura”, credo di essere il solo che può portare all’unità del centrosinistra».

 

Sosterrà lealmente il candidato ufficiale della coalizione anche se perderà le primarie?
Callipo: «Non ho bisogno di ribadire il mio sostegno, perché la mia scelta di campo l’ho fatta già da tempo aderendo al Pd. Il candidato che vince le primarie sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione e questo mi basta».
Oliverio: «Io lo sosterrò anche se ritengo improbabile che non sia io il candidato. Piuttosto mi auguro che sul candidato Callipo non ci siano ombre. I fatti del comune di Pizzo Calabro, dove non è stato approvato il Bilancio, sono preoccupanti. Io invito tutti alla responsabilità, Callipo dichiari subito come stanno le cose per fugare ogni dubbio sulla linearità del suo operato».
Speranza: «Ho sempre detto che in ogni caso mi candiderei al consiglio regionale per contribuire alla vittoria di un centrosinistra coerente, coeso, e soprattutto che voglia rompere con il passato. E anche con il presente».

 

Se lei dovesse vincere le elezioni assegnerà un ruolo nella squadra di governo a suoi due competitor?
Callipo: «Entrambi sono risorse importanti. Le primarie rappresentano la competizione tra progetti diversi, tra visioni della politica diametralmente opposte, soprattutto la mia rispetto a quella di Oliverio. Ma una volta concluse le primarie, l’obiettivo non può che essere comune, cioè consentire alla Calabria di risollevarsi e gettarsi alle spalle i fallimenti del centrodestra per ripartire. In quest’ottica, tutte le risorse in campo sono preziose».
Oliverio: «Io da lunedì mi metterò al lavoro per costruire un progetto dettagliato di governo della Calabria. Non farò accordo con forze trasversali come è avvenuto a Vibo Valentia. Lì c’è stato un accordo tra parti del Pd e uomini vicini all’ex governatore Scopelliti. Per quanto mi riguarda, sarò inclusivo di esperienze positive, fresche. Non ho bisogno di tutori e di tutele. Per questo posso assicurare che farò una vera battaglia per il rinnovamento».
Speranza: «Sì, senza dubbio. E lo farei con grande piacere».

 

Come giudica la possibilità di allargare i confini della coalizione a liste civiche magari riconducibili a esponenti del Nuovo centrodestra?
Callipo: «Non è una questione legata a un singolo partito. Personalmente sono favorevole a liste civiche che possano coinvolgere sindaci e amministratori locali che conoscono al meglio le esigenze del proprio territorio e delle proprie comunità. A patto che il denominatore comune non muti, cioè partecipare con convinzione a quel processo di cambiamento radicale che vogliamo attuare. Credo che la politica calabrese vada rifondata con una nuova classe dirigente che parta dal basso, dai territori appunto».
Oliverio: «Abbiamo bisogno di limpidità, ritengo grave che rispetto a quanto successo a Vibo non ci sia stata una presa di distanza da parte di Callipo e da chi lo sostiene. La forza del governo della Regione deve essere alimentata dalla fiducia e dalla garanzia che di persone che sono al di sopra di ogni sospetto»
Speranza: «Allargare sì, ma ai cittadini, a tutte quelle persone che nutrono sfiducia verso la politica. Sono invece nettamente contrario a estendere le alleanze anche a chi è stato con il centrodestra. Queste operazioni di riciclo vanno impedite».

 

Qual è la prima cosa che farà se dovesse sedere sulla poltrona più prestigiosa di Palazzo Alemanni?
Callipo: «La prima cosa sarà quella di mettere mano alla macchina amministrativa e all’apparato burocratico. Persone giuste al posto giusto. Basta con incarichi e ruoli dirigenziali affidati esclusivamente in base al numero di voti che Tizio o Caio sono capaci di portare. Punteremo tutto sulle competenze, sul merito e sulla capacità certificata di conseguire risultati. Soltanto così sarà possibile dare alla macchina amministrativa regionale quel passo lungo e veloce che serve per rimettere in moto la Calabria».
Oliverio: «Mi metterò al lavoro perché si utilizzino al meglio le risorse comunitarie disponibili per creare occupazione e sostenere le imprese. Poi bisogna affrontare il nodo sanità: si deve cancellare la vergogna di arrivare in un pronto soccorso e non avere la certezza di essere curati».
Speranza: «Sicuramente metterei in atto una drastica cura dimagrante. Dai vitalizi alle indennità e quant’altro, la Regione deve costare molto di meno. Poi, andrei subito dal capo del governo per trovare il modo di concretizzare una forma di sostegno, un reddito di sopravvivenza che possa dare sollievo alle tantissime famiglie calabresi disagiate».

 

(A cura di Pietro Bellantoni, Sergio Pelaia e Antonio Ricchio)

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