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Abigeato e furti di mezzi agricoli, Coldiretti: «È allarme»

«Negli ultimi mesi, genera preoccupazione una accentuata recrudescenza dell’abigeato, di furti di mezzi e prodotti agricoli di ogni tipologia e di danneggiamenti delle colture. Certamente in Calabr…

Pubblicato il: 07/10/2014 – 10:39
Abigeato e furti di mezzi agricoli, Coldiretti: «È allarme»

«Negli ultimi mesi, genera preoccupazione una accentuata recrudescenza dell’abigeato, di furti di mezzi e prodotti agricoli di ogni tipologia e di danneggiamenti delle colture. Certamente in Calabria non è un fenomeno nuovo, però vi è la possibilità che a questi reati ne possano sottendere altri quali raket, estorsioni o il cosiddetto pizzo, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione Europea e caporalato». È quanto denuncia, in una nota, la Coldiretti.
«È sicuramente una situazione preoccupante – sottolinea il presidente Pietro Molinaro – ai danni della vera e sana imprenditoria agricola, cuore pulsante dell’economia regionale». In particolare con l’abigeato – sostiene ancora Coldiretti – si creano condizioni negative per gli allevatori «che sono costretti a chiudere l’azienda con il conseguente depauperamento del patrimonio zootecnico regionale e perdita di posti di lavoro. Per questo la Coldiretti Calabria ha scritto una lettera ai prefetti calabresi. «Probabilmente, da quanto si può intuire, l’organizzazione delle suddette fattispecie – si legge nella lettera – non ha limiti territoriali ed è dotata di una organizzazione articolata e di mezzi e strutture che possono contare su basisti locali. I furti che si consumano nelle campagne calabresi, avvengono di solito di notte dopo probabilmente, come emerso da indagini in altre regioni, appostamenti e sopralluoghi nella zona interessata organizzata da questi sodalizi criminali. La criminalità organizzata che opera nelle zone rurali, come sostiene un rapporto della Dia, “incide più a fondo nei beni e nella libertà delle persone, perche, a differenza della criminalità urbana, può contare su condizioni di isolamento degli operatori e di mancanza di presidi di polizia immediatamente raggiungibili e attivabili”. La Coldiretti – è la conclusione – nell’ambito delle prerogative assegnate e di competenza dei prefetti, chiede la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza al fine di attivare un piano operativo di rafforzamento dell’attività di controllo delle forze dell’ordine sul territorio che ponga freno ai reati nelle campagne e debelli queste vere e proprie organizzazioni criminose».

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