COSENZA È stato ricostruito il percorso ospedaliero di Gianfranco De Cola, 52enne di Terranova da Sibari, deceduto nell’ospedale di Cosenza il 12 luglio 2011. Sono stati i colleghi degli imputati – tre medici dell’Annunziata e un’infermiera – a spiegarlo alla Corte nel corso di un’udienza che si è svolta questo pomeriggio nel foro bruzio. Per la morte di De Cola sono imputati i medici Eugenio De Marco, Francesco Reda, Enrico Napolitano e l’infermiera Rosa Cirillo che dovranno rispondere di omicidio colposo. L’uomo, arrivato in ospedale perché avvertiva dei malori, è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia “Docimo” e poi trasferito alla Chirurgia “Falcone” per mancanza di posti letto disponibili. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Domenico Assumma, al 52enne sarebbe stata somministrata una preparazione errata di concentrazione di potassio per endovena. I medici sarebbero responsabili di omesso controllo nei confronti dell’infermiera che avrebbe somministrato la dose errata che – sempre secondo l’impianto accusatorio – avrebbe causato la morte dell’uomo per arresto cardiaco.
I medici – ascoltati oggi – hanno ricostruito quanto accaduto nei giorni in cui De Cola era ricoverato e, in particolare, il momento in cui il dottore Napolitano avrebbe sospeso la somministrazione del potassio. Sono stati riferiti, inoltre, anche alcuni dettagli tecnici in riferimento alla scheda della terapia compilata dagli infermieri. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 6 novembre quando sarà ascoltato il consulente della Procura, il medico legale Silvio Cavalcanti.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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