COSENZA Avrebbero sottratto i soldi ai Comuni. Con questa accusa il gip del Tribunale di Cosenza, Carpino, ha rinviato a giudizio gli imputati del processo sulla Sogefil. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Cosenza, Dario Granieri, e dal pm Donatella Donato, ha cercato di fare luce sul “buco” da 15 milioni di euro che ha investito la società di riscossione tributi. Sono stati rinviati a giudizio – l’udienza è stata fissata per il 24 marzo del 2015 -: l’ex presidente del Cosenza Calcio, Mario Nucaro; l’imprenditore Giancarlo D’Agni; Antonio Trovato; Filippo Grandinetti; Roberto D’Andrea e Angelo Rossi. Dovranno rispondere, a vario titolo, di peculato e associazione a delinquere finalizzata al peculato. Hanno patteggiato la pena, invece, Mario Lo Po (2 anni di carcere), Maria Grazia Lo Po (1 anno e sei mesi); Giovanna e Leonardo Trovato (entrambi un anno e sei mesi). Solo nei confronti di Antonio Cerisano è stato deciso il non luogo a procedere. Nel collegio difensivo degli imputati ci sono, tra gli altri, gli avvocati Francesco Cappuccio; Sergio Campanella e Roberto Le Pera. Tra i difensori delle parti civili – diversi Comuni si sono costituiti parte civile – i legali Angelo Mainente, Stefano Antonio Pellegrino e Angelo Caravetta.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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