CATANZARO «La Regione Calabria non si azzardi a pagare l’indennità di risultato ai vari dirigenti che secondo la Ragioneria dello Stato hanno percepito fuori legge centinaia di migliaia di euro». Lo afferma la deputata M5S, Dalila Nesci, che nel pomeriggio ha inviato una diffida al dipartimento regionale del personale, chiedendo ai dirigenti Umberto Nucara e Giuseppe Longo di non corrispondere l’indennità di risultato per il 2012, prevista a novembre. In copia, la parlamentare ha trasmesso il testo della diffida al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, alla presidente facente funzione della Regione Antonella Stasi e al procuratore della sezione regionale della Corte dei conti, Cristina Astraldi. «Ci sono dirigenti – aggiunge – che devono restituire una montagna di soldi, stando all’ormai famosa relazione Mosella. La Regione Calabria avrebbe già dovuto fermare i pagamenti contestati dalla Ragioneria dello Stato, che fino al febbraio scorso ammontano a 15 milioni di euro, oggi parecchio aumentati. Alcuni si giustificano affermando che sono in corso procedure di legge. Nel frattempo, però, nel totale menefreghismo continuano a pioggia i pagamenti ritenuti illegittimi, che inspiegabilmente sono stati bloccati, sulla base della relazione Mosella, soltanto per pochissimi dirigenti».
«Nel silenzio – conclude Nesci – dei partiti politici, prossimi all’inciucio per governare appassionatamente insieme, è insopportabile che la Regione non dia soldi a chi deve averli, come i 30mila precari abbandonati, mentre continua a pagare come calciatori di serie A quanti, secondo lo Stato, non hanno il minimo diritto».
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