«Istintivamente mi verrebbe da articolare una risposta complessiva e strutturata ma, considerando la statura del protagonista, bastano poche, semplici e soprattutto elementari considerazioni. Tornato finalmente in provincia di Vibo Valentia dopo aver girato il mondo a spese dei contribuenti il consigliere Grillo non perde occasione per dar fiato alla bocca e dire stupidaggini condite da espressioni di inqualificabile rozzezza. Abituato com’è a fare il cameriere, vestito di tutto punto, è facile che veda padroni ovunque; insomma confonde se stesso e le sue abitudini con gli altri e così facendo taccia semplici militanti per servi». È la replica dell’assessore Nazzareno Salerno al consigliere regionale Alfonso Grillo. Tra i due, compagni di partito fino a poco tempo fa, stanno volando stracci e velenose accuse reciproche dopo che diversi circoli vibonesi si sono sospesi dal Ncd.
«Lui, la cui personale segreteria – prosegue Salerno – è ospitata da quattro anni in uffici regionali (e dunque a spese dei contribuenti, è un vizio) sragiona di numeri e di circoli solo con il chiaro intento di accreditarsi nei confronti del sovrano che si è scelto. Insomma attacca e sproloquia per farsi il bello, per dire verso Nord: avete visto come sono bravo. Insomma qualcosa da compatire se non fosse per le offese con cui condisce i suoi sproloqui».
«Mister tremila voti, miracolato sulla via di Scopelliti – aggiunge Salerno – ora cerca nuove sponde e lo fa in modo poco “gentile”; passerà alla storia vibonese come il “fashion consigliere”, giramondo e disattento al punto di occuparsi realmente di una sola cosa: il progetto Natività e tutti sappiamo come. Altri 200mila euro in fumo e strascichi di denunce a volontà. Infine le considerazioni sul credito sociale, qui il “fashion consigliere giramondo” si supera in un crescendo di stupidaggini, rosica da morire per la sua inconsistente avventura politica e cerca con mezzucci di arrabbattare qualche preferenza. Il credito sociale – conclude l’assessore – è una risposta seria con un procedimento complesso e dunque, inevitabilmente, non capito dal nostro statista vibonese. Che dire…sarà per il cognome ma almeno l’altro Grillo fa ridere. Di fronte al nostro invece non ci resta che pregare e augurarci che tra qualche settimana la sua delusione non sia troppo cocente».
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