CROTONE Un ventunenne di nazionalità siriana è stato arrestato dalla Guardia di finanza perché ritenuto lo scafista dello sbarco a Crotone di 112 migranti avvenuto il 14 settembre scorso; per eludere i controlli, si era confuso tra gli stessi trasportati ma la sua posizione non era sfuggita ai finanzieri della Sezione operativa navale di Crotone che avevano sequestrato un computer e due telefonini riconducibili al ventunenne. Le indagini, eseguite con la collaborazione del personale specializzato del Nucleo speciale frodi telematiche e digital forensics della Guardia di finanza di Catanzaro, hanno consentito di rilevare filmati, audio, foto e un dialogo in chat in cui il siriano era ritratto in Turchia mentre si apprestava a condurre la barca, di venti metri circa, sulla quale sono stati caricati i migranti che dovevano raggiungere le coste italiane. Quando i finanzieri hanno soccorso l’imbarcazione in mare, il giovane ha strappato i cavi del gps a bordo pensando di non essere visto. Questo primo elemento, insieme agli accertamenti successivi, hanno ricondotto a lui la responsabilità dell’episodio di traffico di esseri umani.
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