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San Ferdinando, al via la rimozione delle baracche fatiscenti

REGGIO CALABRIA Inizieranno domani le operazioni di sgombero e rimozione delle baracche fatiscenti costruite nel tempo a ridosso della tendopoli di San Ferdinando dove vivono gli immigrati impegnat…

Pubblicato il: 13/10/2014 – 13:15
San Ferdinando, al via la rimozione delle baracche fatiscenti

REGGIO CALABRIA Inizieranno domani le operazioni di sgombero e rimozione delle baracche fatiscenti costruite nel tempo a ridosso della tendopoli di San Ferdinando dove vivono gli immigrati impegnati nel lavoro nei campi nella piana di Gioia Tauro. Contestualmente inizierà la bonifica dell’area. Nel corso della riunione tecnica di coordinamento il Prefetto ha «ribadito l’esigenza che gli enti competenti attuino politiche attive di accoglienza e integrazione per favorire la fuoriuscita dalla attuale condizione di precarietà che caratterizza la tendopoli».
In tale direzione, nei mesi scorsi, in Prefettura è stato costituito un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti dei Comuni interessati, della diocesi di Oppido Mamertina, delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato, che ha effettuato una ricognizione degli interventi messi in atto negli anni per la soluzione della problematica e ha costantemente sensibilizzato gli enti locali al reperimento di idonee strutture per l’accoglienza. Il Prefetto, anche in considerazione dell’approssimarsi della campagna di raccolta degli agrumi e della persistenza nella tendopoli di San Ferdinando di condizioni igienico-sanitarie precarie, ha individuato un percorso scandito in due momenti che è stato condiviso dai presenti.
La prima fase prevede l’immediato smantellamento delle baracche e delle tende non occupate, la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell’area a cura dei Comuni interessati in collaborazione con le associazioni di volontariato e il concorso delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco. La Regione ha assicurato un contributo di 100mila euro che «consentirà di garantire, oltre ai necessari servizi essenziali, quali la somministrazione di acqua potabile e di energia elettrica, la revisione dell’impianto elettrico dell’attendamento, la rimozione dei rifiuti, la bonifica dell’area, l’affidamento della tendopoli a una associazione di volontariato con compiti di assistenza e vigilanza degli immigrati, l’acquisto di container da adibire a luoghi di culto e a centro di aggregazione sociale».
L’Azienda sanitaria espleterà una mirata campagna di prevenzione e di profilassi a favore degli immigrati, allo scopo di tenere sotto controllo ogni potenziale focolaio di malattie infettive. È stata poi proposta una seconda fase per favorire una sistemazione alloggiativa meno precaria che, già anticipata nel corso della riunione, verrà riproposta subito dopo le prossime elezioni alla Regione al fine di agevolare l’inserimento degli immigrati nel contesto urbano dei rispettivi territori e favorirne l’integrazione e l’inclusione sociale. 

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