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«Sui Bronzi prese di posizione demagogiche»

LAMEZIA TERME Polemiche sterili, prese di posizione demagogiche, battibecchi infruttuosi. Così Marco Magnani, ricercatore della “Harvard Kennedy school of government”, riassume dalle pagine de “Il …

Pubblicato il: 14/10/2014 – 10:18
«Sui Bronzi prese di posizione demagogiche»

LAMEZIA TERME Polemiche sterili, prese di posizione demagogiche, battibecchi infruttuosi. Così Marco Magnani, ricercatore della “Harvard Kennedy school of government”, riassume dalle pagine de “Il Sole 24 ore” la querelle che fino a qualche giorno fa ha interessato i Bronzi di Riace. Trasportarli, non trasportarli? Già il fatto di porsi la questione senza ricadute positive sulle preziose statue e sul territorio, per Magnani è sintomatico «dell’incapacità dell’Italia di valorizzare un patrimonio culturale senza pari».
Colpa anche di una «scarsa capacità di programmazione» e di un dibattito, fomentato soprattutto dallo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, che sarebbe stato, a detta dell’interessato, «tardivo», perché cominciato ad «appena 240 giorni dall’apertura. Pochi – continua il ricercatore – per organizzare trasporti speciali, permessi, assicurazioni, comunicazione e marketing per i territori di provenienza».
Sgarbi, poi, non avrebbe inventato nulla, ma semplicemente si sarebbe accodato all’idea di un dirigente che, tuttavia, era stata considerata «poco più che una provocazione. Era stata lanciata ben prima da Benito Benedetti – fa sapere Magnani – agli Stati generali della cultura del novembre 2013. Quello che però è accaduto adesso è che sono prevalsi l’amore per la polemica e per la demagogia rispetto allo spirito collaborativo rivolto a un comune obiettivo: non si cerca – ha proseguito l’interessato sempre dalle pagine del quotidiano economico – una soluzione ragionevole per esporre le opere senza metterne a rischio l’integrità e massimizzando i vantaggi per il territorio di provenienza, ma si punta al consenso mediatico e alla denigrazione dell’avversario. Il campanilismo, splendido in contesti come il Palio di Siena, intristisce invece di molto il dibattito culturale e politico».
Strali anche all’indirizzo del presidente del consiglio Matteo Renzi: «La sua posizione è demagogica, e si spera non influenzata dalla prossima scadenza elettorale in Calabria» e critiche verso un modo «infruttuoso», italiano e calabrese, di amministrare i beni culturali: «Possedere un capolavoro – fa sapere Magnani – non basta. Occorre costruirci attorno infrastrutture, un bacino turistico, una storia di comunicazione, un’immagine, utilizzare le tecnologie digitali, coinvolgere le eccellenze del territorio, per esempio, artistiche e paesaggistiche o enogastronomiche e musicali. Perché forse – afferma Magnani – di sola cultura non si mangia, ma numerosi esempi di successi dimostrano che la gestione professionale e la valorizzazione del patrimonio culturale possono contribuire in maniera decisiva al rilancio del territorio».

 

z. b.

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