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Brutto: «Tallini ha distrutto Catanzaro, ora punta alla Regione»

CATANZARO «Tallini ha distrutto la città di Catanzaro, per la Regione ha gli stessi obiettivi». È la dura presa di posizione di Tommaso Brutto, candidato (sconfitto) per il centrodestra alle provin…

Pubblicato il: 15/10/2014 – 9:37

CATANZARO «Tallini ha distrutto la città di Catanzaro, per la Regione ha gli stessi obiettivi». È la dura presa di posizione di Tommaso Brutto, candidato (sconfitto) per il centrodestra alle provinciali,
che osserva: «Visto che Tallini continua a tirare per la giacchetta il sindaco Abramo nel tentativo ancora una volta di assoggettarlo ai suoi umori politici, ribadisco con orgoglio di non essermi omologato mai al Tallini pensiero che ha portato non pochi problemi, di diversa natura, alla maggioranza ed all’amministrazione tutta. In merito alle inopportune e farneticanti dichiarazioni che ha fatto – aggiunge Brutto – lo invito, in primo luogo, a chiedere al sindaco Abramo se era disponibile a una candidatura alla presidenza della Provincia, visto che lo stesso primo cittadino aveva declinato il forzato invito di Tallini. In secondo luogo gli ricordo che il presidente della Provincia eletto non era un sindaco e non godeva della maggioranza che ha il centrodestra al Comune di Catanzaro. Il suo ragionamento povero di contenuti e come al solito contraddittorio viene, così, smantellato».
«Se esiste un solo elemento di tensione al comune di Catanzaro – continua il consigliere comunale catanzarese – questo è rappresentato dal consigliere comunale Tallini che visto il ruolo istituzionale che ha in seno alla giunta regionale, dovrebbe spiegare perché continua ad occupare quello scranno e non lascia spazio ad altri, ma forse questa risposta potrebbe darla soltanto l’amico Traversa spiegando così finalmente il perché delle sue dimissioni da sindaco».
«Ora capiamo bene tutti – aggiunge ancora Brutto – le motivazioni che spingevano Tallini a non volermi candidato alla presidenza della Provincia: probabilmente il mio spessore caratteriale gli impediva di immaginarmi come un suo personale camerlengo e pensava magari di proporre il suo fido consigliere presidente del Consiglio comunale. Purtroppo questa volta la politica della coerenza che appartiene a molti, ma purtroppo non a tutti nella nostra coalizione, ha fatto sì che io fossi candidato. D’altronde la coerenza di Tallini non esiste: basti pensare che ha cambiato una miriade di partiti e tanti capi. Per Tallini i limiti non esistono. Inoltre, non ha mai detto di non votarmi alle interpartitiche promosse dal sindaco Abramo i cui tentativi sono risultati vani. Né tantomeno il consigliere regionale ha espresso valutazioni contrarie alla mia candidatura con interventi sulla stampa o con comunicazioni rivoltemi personalmente. Questo atteggiamento si racchiude in una sola espressione: tradimento organizzato».
«L’autoreferenzialità politica di Tallini – conclude – porterà la città di Catanzaro nella più totale ingovernabilità e consegnerà alla storia del centrodestra la peggiore sconfitta mai vista alle regionali calabresi. Occorre fermarlo! Si assuma Tallini sin da adesso questo fardello di aver contribuito ad un clima di veleni e di contrasti che oggi sono sotto gli occhi di tutti e che addirittura hanno fatto si che il primo cittadino ne venisse coinvolto in prima persona. La città vuole essere liberata da questa cappa asfissiante di una politica cupa e assoggettata agli umori di un singolo».

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