In attesa del secondo round con Guerini, il candidato a presidente Mario Oliverio appariva certamente se non teso alquanto pensieroso. Gli è arrivata in soccorso la rassegna stampa calabrese. Chi osserva le cose della politica calabrese resta costretto a convivere con un dubbio di difficile soluzione: ma Franco Talarico ci è o ci fa?
Il piccolo scrivano lametino, che verrà ricordato come il peggiore presidente dell’Assemblea regionale calabrese; l’uomo dell’imbattibile record in fatto di nomine decretate surrogando i poteri del consiglio regionale; quello che ha fatto finire al centro delle cronache nazionali la Calabria per le sue pessime performance di rappresentante dell’istituzione, eternamente in lotta con Striscia la notizia e Le Iene fino al disperato tentativo di impedire l’accesso ai giornalisti non selezionati dal suo staff a Palazzo Campanella; il presidente che ha firmato le peggiori leggi massacrate in sede di impugnazione davanti alla Corte costituzionale (e ci fermiamo qui solo per economia di spazio) è in avvitamento intellettivo? Oppure vuole dare una mano a Mario Oliverio nel suo cocciuto «non possiamo» a Lorenzo Guerini che gli vuole imporre una coalizione di centrosinistra allargata anche all’entità ancora da battezzare che nasce dalla fusione tra Ncd e Udc?
Il dubbio resta irrisolvibile ma certamente da Talarico è arrivato un assist insperato a Mario Oliverio e proprio nelle ore in cui al Nazareno si torna a discutere delle alleanze “innaturali” che si vorrebbe imporre in Calabria. Lo fa diffondendo il suo “pensiero” che, lungi dall’accennare ad una pur minima autocritica per la legislatura devastante e scandalosa che chiude l’era Scopelliti, si spinge fino a rivendicarne il merito di averla fatta nascere: «Da segretario regionale dell’Udc – gongola Talarico – fu io a firmare l’accordo elettorale con Scopelliti». E adesso invoca la continuità. Dice che Oliverio, con il suo aiuto e con quello dei fratelli Gentile, deve continuare l’opera. Leggete per credere: «Alla Regione – secondo Talarico – è stata impressa una svolta che, al di là delle polemiche pretestuose dettate dall’antipolitica e dal fiume di demagogia distruttiva, chiunque può riscontrare nei tanti provvedimenti legislativi adottati per dare risposte alle famiglie calabresi, alla sanità, ai ceti sociali meno abbienti e nelle diverse riforme strutturali riguardanti alcuni settori cruciali dell’economia e dello sviluppo. Adesso si tratta di proseguire nel lavoro fatto con rinnovata fiducia e ulteriore impegno». Guerini studia la rassegna stampa consegnatagli. Non commenta. Oliverio gongola. Magorno si stringe nelle spalle.
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