Bracciante freddato a Torre di Ruggiero

TORRE DI RUGGIERO I carabinieri lo hanno trovato con le gambe quasi completamente tranciate dai pallettoni. Francesco Corrado, bracciante 52enne ucciso a fucilate nelle campagne di Torre di Ruggiero, era un avvisato orale e quindi doveva dare indicazioni precise sui suoi spostamenti, anche perché non poteva uscire dai confini del piccolo centro delle Preserre catanzaresi. Dopo l’allarme dato dalla moglie, che non lo aveva visto rientrare, stanotte i militari della stazione di Cardinale sono andati in contrada Missà, il posto in cui Corrado faceva pascolare le sue pecore, e lì lo hanno trovato già cadavere. Probabilmente è morto dissanguato.
Corrado, uscito dal regime degli arresti domiciliari appena una settimana fa, quest’estate era stato coinvolto in una violenta rissa con altri braccianti e pastori del posto. Difficile stabilire, al momento, se l’omicidio sia collegabile a questo episodio, anche perché Corrado aveva alle spalle una lunga sfilza di precedenti penali – reati contro il patrimonio, lesioni, armi – e secondo gli inquirenti poteva avere molti nemici, soprattutto per liti dovute a terreni confinanti e a pascoli abusivi. In passato, tra l’altro, qualcuno gli aveva incendiato sia la casa che l’automobile. Per queste ragioni i carabinieri della Compagnia di Soverato e del Nucleo operativo provinciale al momento non escludono nessuna pista, anche se a quanto pare non si tratterebbe di un delitto riconducibile ad ambienti di ‘ndrangheta.

Sergio Pelaia

s.pelaia@corrierecal.it