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Minacce di morte per un'auto, Francavilla respinge le accuse

COSENZA Ha respinto tutte le accuse Pasquale Francavilla, una delle quattro persone arrestate dai carabinieri della Compagnia di Cosenza e della Stazione di Cosenza Nord assieme a Marco P…

Pubblicato il: 20/10/2014 – 17:55
Minacce di morte per un'auto, Francavilla respinge le accuse

COSENZA Ha respinto tutte le accuse Pasquale Francavilla, una delle quattro persone arrestate dai carabinieri della Compagnia di Cosenza e della Stazione di Cosenza Nord assieme a Marco Perna, Luca Pellicori, Ernesto Mele. Tutti indagati per i reati di estorsione aggravata, tentata estorsione aggravata, lesioni personali aggravate, porto e detenzione illegale di arma.

Francavilla – che ha differenza degli altri tre ha risposto alle domande del gip in sede di interrogatorio di garanzia – ha negato ogni responsabilità e l’esistenza di richieste estorsive. Per gli inquirenti la sua versione dei fatti è in contraddizione con gli elementi che fanno parte del fascicolo.

Le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sotto la direzione del procuratore capo Dario Granieri e del sostituto procuratore Salvatore Di Maio –, conclusesi in appena un mese, hanno consentito di fare piena luce su due distinte vicende estorsive, tra loro intimamente collegate, di cui è stata vittima il titolare di un autolavaggio. Secondo le indagini, nello scorso luglio c’è stata un’articolata e sinergica attività intimidatoria realizzata da tutti gli indagati, attraverso pesanti minacce di morte anche con l’uso di una pistola, nonché mediante una violenta aggressione. In sintesi la persona offesa, sulla base di pregressi rapporti economici da cui sarebbero derivate asserite pretese creditorie in realtà del tutto infondate e pretestuose, è stata costretta a cedere un’autovettura del valore commerciale di ben 25mila euro; gli indagati hanno inoltre tentato di estorcere alla vittima l’ulteriore somma di 9mila euro. Le indagini svolte hanno ricevuto un impulso decisivo dalla fattiva collaborazione della persona offesa, il cui narrato è stato ampiamente corroborato da numerosi e convergenti contributi dichiarativi. Ulteriori riscontri oggettivi sono stati ottenuti dall’incrocio dei dati provenienti dai tabulati telefonici, dagli esiti dell’attività di intercettazione e dall’acquisizione di varia documentazione. In sede di esecuzione delle misure, disposte dal gip del Tribunale di Cosenza, si è proceduto al sequestro dell’autovettura sottratta alla vittima, rinvenuta nella disponibilità di uno degli indagati. Nel corso delle perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di tutti gli indagati è stato altresì sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina e una pistola illegalmente detenuta. Le ordinanze custodiali eseguite dimostrano, una volta di più, come allorché il cittadino vittima di un reato trova la forza e il coraggio di non sottomettersi alle richieste estorsive e decide di avere fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, la risposta delle istituzioni è pronta, ferma e immediata.

 

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