Sanità, Ncd: sanzioni per chi chiede risarcimenti infondati

CATANZARO «Proporremo una legge che sanzioni fortemente, sul piano pecuniario, chi chiede risarcimenti infondati per presunti decessi di malasanità e che rafforzi, ovviamente in presenza di dolo, la calunnia in ambito penale. Lo affermano i senatori Nico D’Ascola, Antonio Gentile, Giovanni Bilardi e Piero Aiello del Ncd. «Una cosa è perseguire i casi di malasanità accertati per colpa grave dei singoli o per deficienze del sistema – scrivono i senatori – un’altra è imputare ai medici, soprattutto quelli ospedalieri, qualsiasi decesso con denunce che comportano ovviamente apertura di indagini e spesso spese legali che le aziende ospedaliere e sanitarie tardano a rimborsare. Proporremo alla nuova giunta regionale in Calabria un protocollo d’intesa con l’Ordine dei medici per rimodulare le assicurazioni a loro sostegno prevedendo un’assistenza legale preventiva con un massimale tariffario. Chiunque sbagli è giusto che paghi ma in Calabria – continuano i quattro senatori – le statistiche parlano chiaro e dimistrano che la stragrande maggioranza dei medici non ha responsabilità in decessi naturali. Un clima di forte stress, specie nei Pronto soccorso – concludono – provoca tensioni e indebolisce la classe medica che è a presidio della salute pubblica h 24».