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«D'Ascola è la scelta migliore»

LAMEZIA TERME «Offriremo alla Calabria la proposta migliore, con un programma di governabilità che racchiudera punti essenziali e facilmente realizzabili per superare le sabbie mobili di un sistema…

Pubblicato il: 23/10/2014 – 12:46
«D'Ascola è la scelta migliore»

LAMEZIA TERME «Offriremo alla Calabria la proposta migliore, con un programma di governabilità che racchiudera punti essenziali e facilmente realizzabili per superare le sabbie mobili di un sistema farraginoso. Nico D’Ascola ha una storia che parla per lui». Lo afferma il senatore Antonio Gentile a proposito del polo “Alternativa Popolare” che vedrà insieme Ncd e Udc. «Non siamo il polo dei moderati inteso come equidistanza – dice Gentile – ma la sintesi tra conservatori e progressisti che si richiamano al futuro e alla Calabria nel 2019. Il centrosinistra è imbrigliato tra contrapposizioni interne che sembrano perpetuare lo scontro tra renziani e dalemiani. Questo è il vero limite che ha davanti a sé il presidente Oliverio».
Quanto al centrodestra, secondo Gentile «ha scelto di rinunciare alla contesa inseguendo solo la vana ossessione di dare la caccia al Ncd. Un atteggiamento che rischia di far fare loro la stessa fine che ha fatto la Roma contro il Bayern. Il bipolarismo muscolare è finito e peraltro in Calabria si rischia di lasciare il podio ai Cinque stelle».
Il coordinatore di Ncd sottolinea ancora come «da nessun polo tradizionale siano arrivate proposte organiche sull’attualità: è emblematico il fatto che solo noi stiamo chiedendo alla giunta regionale di chiedere lo sblocco del turnover».
«I campanilismi – insiste Gentile – sono una iattura per questa terra, ma è singolare come una grande città metropolitana come Reggio Calabria sia diventata città aperta: dimenticata nei programmi politici come se non avesse più diritto quasi alla rappresentanza. Una cosa inconcepibile».

«La sperimentazione di Alternativa Popolare parte da Ncd e Udc ma va ancora oltre – continua il senatore alfaniano –. Ambiamo a rappresentare le esigenze di governabilità di una Regione che non riesce ad uscire fuori dalle secche della povertà. Il professor D’Ascola è figlio di quella cultura che è progressista nelle idee e conservatrice nei valori: è l’espressione di una grande città metropolitane, Reggio Calabria, di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Il nostro programma sarà di rigore sugli sprechi ma di apertura sullo stato sociale: non è possibile che nella nostra terra ci siano medici e professionisti precari da 10 anni e poi dirigenti illegittimi che hanno percepito centinaia di migliaia di euro annui. La sfida che ci attende è quella di semplificare e di azzerare il modello di Regione che conosciamo. Pensiamo alle macroaree e a un parlamento regionale che si riunisca settimanalmente e diventi Assemblea».
Le quattro settimane che mancano al voto del 23 novembre devono servire per mettere in campo «proposte concrete e non scontri tra persone a cui ovviamente non parteciperemmo. I nuovi ospedali di Cosenza e Reggio, la loro affiliazione di fatto al sistema universitario di Catanzaro ma anche di Cosenza saranno alcune delle proposte che sottoporremo come Alternativa Popolare. Quagliariello, Cesa e Alfano stanno costruendo un polo agganciato alla tradizione del partito popolare europeo che punta, insieme ai progressisti, a cambiare l’Europa partendo dalle Regioni».

Sulla candidatura del penalista reggino si esprime, su Twitter, anche il capogruppo al Senato di Ncd, Maurizio Sacconi: «D’Ascola, candidatura nuova, autorevole e affidabile per il futuro della Calabria». 

 

«CON LUI NUOVO RUOLO PER LA CALABRIA»

«La volontà dei componenti del Ncd calabrese è stata quella di puntare su un candidato a presidente che avesse tutte le caratteristiche necessarie per dare vita, da qui a breve, a una nuova fase del partito a livello regionale». Lo afferma, in una nota, l’assessore regionale Luigi Fedele, del Nuovo centrodestra, che esprime «viva soddisfazione per la candidatura a presidente della Regione di Nico D’Ascola per Alternativa Popolari per la Calabria».

«La figura del senatore D’Ascola, infatti – prosegue – coincide con l’idea di serietà, professionalità e competenza che il Nuovo centrodestra calabrese si è imposto per avviare quel percorso virtuoso che diventa, mai come adesso, necessario per far recitare alla Calabria e al Mezzogiorno un ruolo non più marginale nello scacchiere degli equilibri nazionali. In più, il senatore D’Ascola, da reggino doc, saprà rappresentare al meglio le istanze dell’intera area dello Stretto, offrendo il giusto apporto, sia in termini di idee che di proposte, a nuove e autorevoli iniziative che permetteranno all’intera provincia reggina di superare l’attuale momento e guardare al futuro con rinnovata speranza».

 

«HA IL GIUSTO PROFILO»

«Il senatore Nico D’Ascola ha il profilo umano e professionale che occorre alla Calabria per affermare, in una congiuntura economica e sociale complessa come quella che stiamo attraversando, le proprie ragioni sui tavoli romani ed europei dove si decidono le sorti del Paese e delle aree più svantaggiate del Mezzogiorno». Lo afferma il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, dirigente dell’Udc, sulla candidatura di Nico D’Ascola.
«Professionista affermato e stimato sul piano nazionale – aggiunge – per la sua inequivocabile competenza, il senatore Nico D’Ascola è un calabrese con ampie ed autorevoli relazioni che gioveranno senz’altro allo sviluppo della regione. “Alternativa popolari” ha nel senatore D’Ascola la personalità più adeguata con cui affrontare e vincere le sfide del momento assieme ai cittadini che puntano sulle proposte concrete e sulla progettualità ben congegnata per risolvere i problemi della Calabria».

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