Immigrati, «trovare strutture di accoglienza diverse»

VIBO VALENTIA «Promesse disattese quelle di chi aveva assicurato che, in caso di nuovi sbarchi, gli immigrati non sarebbero stati più trasferiti presso il palazzetto dello Sport di Vibo Marina». A parlare è Antonio Francioso, allenatore della società “Francioso Karate” di Vibo Marina che, assieme ad altri istruttori, gestisce «l’unico punto di ritrovo sportivo che i ragazzi della zona hanno. Nonostante questo – continua – più di una volta abbiamo dovuto interrompere le attività. Durante lo scorso sbarco, per esempio, lo stop è durato una settimana, per permettere agli operatori di ultimare le procedure igienico-sanitarie».
In pratica, il palazzetto è stato individuato, in caso di pioggia, come punto di raccolta, subito dopo gli sbarchi, degli immigrati. Questo per evitare di effettuare i primi interventi di soccorso nell’area ex “Sovrana” della protezione civile, scoperta e quindi non utilizzabile in caso di piovaschi.
La destinazione della struttura in casi di emergenza, sarebbe stata ribadita, fa sapere ancora Francioso «all’interno dell’ultimo tavolo di concertazione» che ha avuto luogo in prefettura, alla presenza del Prefetto Giovanni Bruno, di forze dell’ordine e della protezione civile.
«Allenatori e genitori – prosegue Francioso – hanno dato la massima disponibilità, ma possibile che non ci siano altre strutture che permettano agli immigrati di essere soccorsi e, contemporaneamente, ai nostri ragazzi di proseguire le attività?» si è domandato, concludendo, l’interessato. 

z. b.