LAMEZIA TERME Tutto secondo il tabellino di marcia, le elezioni si celebreranno regolarmente. Il problema dei fondi mancanti per lo svolgimento delle regionali è stato definitivamente superato. In che modo? Tramite un anticipo, come confermano fonti interne alla Regione. A tirare fuori i soldi per le consultazioni del 23 novembre sarà il ministero dell’Interno, che ha dato la sua disponibilità a erogare un “prestito” alla Regione Calabria. Che è stata quanto meno distratta, ma potrà utilizzare lo stanziamento dello Stato per garantire il diritto di voto ai calabresi. Ma quel denaro dovrà essere restituito: sarà compito della prossima giunta regionale, che rifonderà il ministero inserendo i fondi nel prossimo bilancio di previsione 2015.
Il caso era nato durante l’ultimo consiglio regionale del 7 ottobre, terminato (per mancanza del numero legale dei consiglieri) prima che potesse essere approvata la variazione di bilancio relativa al finanziamento di tutte le attività connesse alle votazioni. Senza l’intervento del Viminale, insomma, non ci sarebbero stati i soldi per stampare le schede elettorali e acquistare il materiale di cancelleria (per intenderci: registri, matite e penne). Non solo: la Regione non avrebbe avuto modo di pagare i presidenti e gli scrutatori dei seggi e di rimborsare le spese che i Comuni sosterranno per tutte le attività di loro competenza, come l’installazione dei tabelloni per la propaganda e il pagamento dello straordinario al personale.
Il preventivo spesa – come deliberato oggi dalla giunta regionale – ammonta a 7,8 milioni di euro. Ed è possibile che il prestito del ministero ammonti a tanto.
Scartata dunque l’ipotesi di recupero dei soldi dal Fondo di riserva della Regione, così come quella di una nuova variazione di bilancio, che avrebbe trasformato le spese per le elezioni in nuovi debiti fuori bilancio e, probabilmente, attivato la Corte dei conti per un possibile danno erariale per la Regione.
Nessun rischio, allora: sborsa lo Stato. Come farebbe un padre con un figlio che s’è perso il portafogli.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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